Gordon & Paddy e il mistero delle nocciole: una favola d’altri tempi

Mentre sonnecchia sulla scrivania, ormai vecchiotto e vicino alla pensione, il detective ranocchio Gordon viene svegliato all’improvviso da un coniglio allarmato che denuncia un furto di nocciole.

Il poliziotto, che per anni ha garantito la sicurezza degli animali della foresta, non perde tempo e inizia ad indagare. Ad aiutarlo provvede la topolina Paddy, che, con il suo olfatto infallibile, si rivela un’ottima detective e si guadagna l’onore di succedere a Gordon nel ruolo di capo della polizia.

Quando i due sembrano aver messo tutto a posto, la sparizione misteriosa di due cuccioli allarma di nuovo la foresta. Sarà stata la terribile volpe? Le indagini ripartono e i due investigatori si mettono all’opera per riportare la pace tra gli animali.

Lontanissimo dalle morali e dall’animazione a cui la Disney e la Pixar ci hanno abituati, Gordon & Paddy e il mistero delle nocciole ci porta come per incanto nel mondo magico delle favole più semplici.

La regista Linda Hambäck si ispira ai tre racconti per bambini dell’autore Ulf Nilsson, illustrati da Gitte Spee, Detective Gordon: The first case (2015), A complicated case (2016) e A case in any case (2017) e dipinge sullo schermo una fiaba destinata ad un pubblico di piccoli, fatta di disegni in 2D che ricalcano le illustrazioni e i colori pastello propri dei libri, più che del cinema.

I disegni vecchio stile e le ambientazioni tenui concorrono a trasmettere un senso di rassicurante pacatezza che accompagna tutta la storia nei suoi sessantacinque minuti di durata. Nulla, nemmeno furti e rapimenti, turbano veramente la serenità che regna nella foresta. E questa stessa tranquillità traspare, come ci si aspetta, anche nell’insegnamento che il racconto vuole lasciare.

Gordon & Paddy e il mistero delle nocciole è una storia che, nella sua semplicità, sa parlare con delicatezza di amicizia, di invecchiamento e di pregiudizi che spesso fanno vedere le cose per quelle che non sono.

E allora, per affrontare la vita in modo giusto bisogna essere gentili gli uni con gli altri, perché, come dice Gordon, “essere gentili è legale, essere cattivi è illegale”.

 

 

Valeria Gaetano