Hell fest: divertimento e orrore al luna Park

Basta un parco divertimenti pieno di mostri e attrazioni dell’orrore e, per i protagonisti di Hell fest, diretto da Gregory Plotkin, una serata di festa si trasforma in un incubo.

È Halloween e la città si anima grazie a streghe e demoni che popolano i labirinti e le giostre di un mega festival dell’horror. Così, quanto la giovane Natalie (Amy Forsyth) va a trovare la sua migliore amica Brooke (Reign Edwards), si lascia trascinare insieme a Taylor (Bex Taylor-Klaus), Quinn (Christian James), Asher (Matt Mercurio) e Gavin (Roby Attal) tra le attrazioni più ambite del momento.

I ragazzi non sanno, però, che quello che per loro è solo un luna park diventa per un serial killer a piede libero il terreno di gioco perfetto dove uccidere inosservato. Davanti agli occhi di centinaia di visitatori ignari e distratti dall’atmosfera paurosa, quindi, l’hell fest si trasforma in una macabra carneficina.

Se inizialmente Hell fest sembra prospettarsi come la solita festa da situazione un po’ noiosa e già vista, man mano che ci si addentra tra le case stregate e i magazzini isolati del parco, la serata, con la sua atmosfera quasi anni Ottanta, prende una direzione inaspettata e fa subito dimenticare che la scena ha per protagoniste le figure un po’ stereotipate della classica studentessa e brava ragazza, di una migliore amica spigliata, del ragazzo bello e impacciato e dell’amico esuberante.

Quello che piace del film di Plotkin è la linea sottile che divide, impercettibile, la realtà dei personaggi e la fantasia della messa in scena del Fesival horror. Perché, mentre ci si perde tra le attrazioni, i sei amici e gli spettatori fanno sempre più fatica a capire cosa sia reale e cosa no, chi sia la maschera e chi il killer, quale orrore sia vero e quale frutto della messa in scena degli attori del parco. E questo genera una piacevole confusione. Senza dimenticare che, finalmente, Hell fest riporta sullo schermo quelle immagini splatter di cui gli horror più recenti sono sempre avari e non è privo di momenti divertenti e bizzarri che trovano l’apice in un finale inaspettato, che non delude.

 

 

Valeria Gaetano