Grande sperimentatore e innovatore tecnologico della Settima arte, il regista premio Oscar Robert Zemeckis – autore di classici del calibro di Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit e Forrest Gump – è da sempre autore capace di coniugare emozioni ed effetti speciali, mettendo questi ultimi al servizio di trame tutt’altro che pensate per avventure spettacolari o trasudanti elementi fantastici.
Ne è un esempio la sua ultima fatica, datata 2024, destinata a sfruttare un’unica location: Here, lungometraggio tratto da una graphic novel di Richard McGuire il cui plot racconta semplicemente di epoche e di famiglie americane all’interno della stessa abitazione sita in un luogo storicamente importante per gli Stati Uniti.
Con protagonisti gli stessi Tom Hanks e Robin Wright che interpretarono proprio il sopra menzionato Forrest Gump, un’unica ripresa fissa atta a ripercorrere dall’età della pietra ai giorni nostri la storia della casa in questione, mostrando anche avvenimenti storici verificatisi nell’area in cui è stata costruita. E Hanks e la Wright sono Richard e Margaret, coppia sposata che nella dimora ha trascorso la propria gioventù e il turbolento matrimonio che va avanti tra alti e bassi. Ma la loro situazione è solo una delle tante consumatesi nel posto, dove sono passati anche uomini primitivi, nativi americani, grandi personaggi storici e i genitori di Richard stesso: Al e Rose, ovvero Paul Bettany e Kelly Reilly.

Dunque, tirando nuovamente in ballo il tema ricorrente del suo cinema relativo al fato con giri di vite che varcano la soglia del tempo, Zemeckis grazie a Here spinge ancora una volta a riflettere su cosa significhi essere parte di un destino più grande di qualsiasi aspettativa, aprendo la propria immaginifica narrativa verso un racconto umano pregno di sentimento e senso della ripresa.
Ripresa, come già precisato, qui unica e al cui interno variano personaggi ed e scenografie in base alle diverse esigenze di narrazione.
Scenografie che si sovrappongono grazie ad un sapiente utilizzo della CGI e dell’occhio filmico, in modo da mostrare un passaggio temporale che, come una piuma (Forrest Gump docet), svolazza di momento in momento testimoniando come ogni singolo istante dell’esistenza possa essere importante.
Un messaggio arricchito dalla presenza della superstar Hanks, il quale impersona un uomo che, dalla giovinezza alla estrema vecchiaia, riesce a dare un senso al suo percorso di vita, affiancato da una Wright commovente che ben supporta la causa di Here.
Edito in blu ray da Eagle Pictures, con trailer, diciannove minuti di making of e nove di Scene tagliate nella sezione extra.
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