Amici di Mondospettacolo, oggi voglio presentarvi questa giovanissima fotomodella il suo nome è Beatrice, ma tutti la conoscono come HoneyBixe. Beatrice ha tanto da raccontare e non solo con i suoi scatti sensuali, le ho chiesto quindi di raccontarsi per noi di Mondospettacolo!
Ciao a tutti! È un piacere essere qui e parlare con tutti voi!
Oggi mi racconterò un po’. Sono Beatrice, in arte HoneyBixe, sono una fotomodella di Torino di appena 19 anni.
La mia passione per la fotografia è nata da quando ho imparato ad apprezzare l’arte. Ho studiato al liceo artistico A. Passoni, settore moda, e ho conosciuto artisti e fotografi della storia dell’arte che mi hanno concesso di avvicinarmi a questo mondo e apprezzarne la diversità. Volevo anch’io essere ritratta come le ninfee di Waterhouse, volevo anch’io scatenare una bufera come le muse di Man Ray. Così, compiuti diciotto anni, mi sono approcciata alla fotografia.
Molti mi chiedono perché faccio nudo artistico, la risposta è molto semplice: è la forma primitiva d’arte. Nell’antica Grecia il nudo era espressione armonico di bellezza. L’arte del nudo artistico va giudicata insieme ai valori e alle emozioni che si è cercato di esprimere con quelle opere. Questo cerco di fare io tutti i giorni: trasmettere emozioni.
Oltre alla fotografia, le mie passioni sono gli animali, il giornalismo di moda e la lettura dei classici del Novecento. Nella quotidianità sono una ragazza riservata, tranquilla, una cinica catastrofista (rido). Adoro i film di Woody Allen e i libri di Cesare Pavese.
Sono filoinduista, ovvero che abbraccio la religione induista non dal lato teologico ma filosofico. Questo mi permette di avere un occhio lucido sul mondo, di apprezzarlo nella sua cruda realtà, ma di trovare conforto nella meditazione al fine di garantire la mia pace interiore.
Mi definisco una modella alternativa. Oltre alle ragioni estetiche (bassezza, corpo formoso e tatuaggi) credo di voler trasmettere un messaggio di positività a tutte le ragazze che, come me, credono poco in loro stesse. La fotografia permette di conoscersi, di affrontarsi, di comunicare con la propria apparenza e il proprio essere. Senza la fotografia, non sarei in pace con me stessa, non mi sarei conosciuta e non avrei avuto modo di esprimere le mie emozioni. È proprio sui set che mi trasformo e tiro fuori i lati di me: quello più pantera e più genuina. Cambio in base al progetto fotografico, interpreto ruoli differenti, e questo mi permette di analizzare a fondo chi sono veramente.
Tuttavia, la mia carriera da modella è inaspettata e segue la regola del “carpe diem”. Ho altri piani per il futuro (diventare giornalista di moda) e intendo perseguirli, ma nel frattempo mi diletto a posare.
Ora, non è tutto rosa e fiori nella mia vita. Affronto ogni giorno sfide personali e, diciamocelo, non sono sempre il massimo. Sto lavorando a un approccio positivo con la mia famiglia, in particolare con mia madre, a cui voglio molto bene (ma non lo sa). Sto lavorando sulla mia salute mentale perché, purtroppo, non sono in grande forma – ma non approfondisco. Sono cose riservate tra me e il mio psichiatra! (rido).
Un mio pregio è sicuramente la fedeltà. In qualsiasi rapporto personale do il massimo per rendere felice l’altra parte. Ho una migliore amica (ciao amore!), un fidanzato e una sorella che amo profondamente. Loro ogni giorno mi spingono a fare il massimo, mi rimettono la testa sulle spalle se oso troppo e mi incoraggiano nelle difficoltà. Senza di loro, non sarei quello che sono.
Un mio difetto è il voler osare troppo, ma anche l’essere giudiziosa e pessimista. Mia sorella dice che talvolta oso in maniera eccessiva, al limite della sfrontataggine; mia madre dice che sono troppo testarda. A voi le conclusioni.
Una cosa che cambierei di me? Sicuramente moltissime cose. Sono fatta di difetti, ma credo che questo mi renda unica. L’unica cosa che vorrei che andasse meglio nella mia vita è il saper reagire positivamente ai traumi e ai drammi. Insomma, se posso, vorrei mi andasse sempre tutto di culo. Ho paura del dolore, credo di averne provato molto e troppo.
Per me la felicità è la pace interiore. Senza di quella, non si va da nessuna parte.
Beh, credo di aver detto anche troppo di me. Per questa volta vi saluto!
Alla prossima!
Beatrice
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