Vittorio Nocenzi, tastiere e voce nonché membro storico del Banco del Mutuo Soccorso, l’ha definito “il viaggio della vita” e come gli si potrebbe dare torto? Transiberiana, il nuovo album della mitica band romana che ha fatto da capostipite al glorioso rock progressive italiano, segna davvero un lungo percorso esistenziale tra sogni e realtà, passato e presente.
Un passato che il BMS non dimentica e che tributa tutto a Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese, ormai scomparsi da qualche anno e rispettivamente cantante e chitarrista del gruppo. A loro va il ricordo e l’affetto del nuovo Banco, che si presenta alla sua attuale sfida rinnovato e più brillante che mai con Vittorio a tenere le redini, Filippo Marcheggiani alla chitarra, Nicola Di Già alla chitarra ritmica, Tony D’Alessio alla voce, Marco Capozi al basso e con la precisa e potente ritmica del talentuoso batterista Fabio Moresco.
Con questa brillante formazione il Banco del Mutuo Soccorso ha dato alle stampe un album a cui non manca proprio nulla per essere definito un capolavoro di rock prog. Undici brani scritti da Nocenzi insieme al figlio Michelangelo e a Paolo Logli non fanno rimpiangere lo stile della band degli anni che furono e questa non era cosa facile da ottenere. Il BMS, infatti, non incideva un album di inediti da ben 25 anni, più esattamente dal 1994 quando uscì Il 13. Le varie peripezie dei componenti della formazione avevano spinto Vittorio a prendersi un periodo di pausa forzata, intervallato comunque da svariate esibizioni dal vivo, ma ora la macchina del BMS si è rimessa in moto e chissà dove arriverà. Il gruppo al gran completo ha presentato ai giornalisti Transiberiana lo scorso 7 Maggio a Milano, con una affollata conferenza stampa e, quindi, al pubblico a Roma, 3 giorni dopo, in occasione dell’uscita dell’album, su etichetta Sony Music/InsideOut. Una delle grandi novità che riguardano il Banco del Mutuo Soccorso, infatti, che ha da poco lanciato il grintoso singolo L’imprevisto, è il contratto ottenuto per Transiberiana da parte della prestigiosa label tedesca InsideOut, un punto di riferimento per il rock prog mondiale e per i suoi più acclamati interpreti.
La presentazione a Roma, alla libreria Feltrinelli di Via Appia 427, ha sancito il grande ritorno del gruppo in un affollatissimo ed entusiastico meeting, con il tradizionale firmacopie e foto di rito per la gioia dei tantissimi fans presenti, vecchi e nuovi. Un entusiasmo che ha contagiato i membri del gruppo e che ha colto di sorpresa anche il batterista Fabio Moresco (entrato a far parte del Banco nel 2017) che non si aspettava un simile riscontro e tanto affetto da parte della gente. Ma Transiberiana, con le sue atmosfere evocative, la sua musicalità complessa e nello stesso tempo affascinante, con i cambi di ritmo e di tema tipici del prog rock e l’altissimo standard nell’esecuzione, ha stregato anche la stampa specializzata e gli addetti ai lavori. Il disco, infatti, ha ottenuto recensioni a dir poco entusiastiche da parte di chi avendo conosciuto ed apprezzato il gruppo già dagli anni ’70-’80, non riusciva a credere che Nocenzi e company fossero riusciti nell’impresa di ricreare le magiche suggestioni di una volta senza per questo ripetersi, ma anzi, aggiungendo qualche tassello in più. “Ero completamente concentrato sulla nuova opera contemporanea del Banco, Orlando”, ha spiegato Vittorio Nocenzi, “quando mi è stato chiesto di realizzare un nuovo album inedito, che potesse rispondere con chiarezza alle aspettative del nostro pubblico sulla nostra volontà di far proseguire la storia del BMS. Il primo obiettivo era il titolo, la storia. E quando fra varie ipotesi è nata Transiberiana, ho capito che era la storia giusta: affascinante, misteriosa, piena di simboli e potenzialità di racconto. E da questa “visione” sono usciti di fila gli undici brani, uno per ogni momento dello storyboard. Il viaggio della vita!!”.
Susanna Marinelli
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