Il Criticone n.40 – Esce oggi “Alice attraverso lo specchio” della Disney. La recensione!

Arriva oggi nelle sale italiane “Alice attraverso lo specchio“, l’atteso sequel di “Alice in Wonderland” di Tim Burton. Il primo capitolo, risalente ormai ad oltre sei anni fa, ebbe un clamoroso successo di pubblico, diventando il quinto film nella storia del cinema a raggiungere il miliardo di dollari di incasso mondiale (dopo “Titanic“, “Il signore degli anelli – Il ritorno del Re“, “Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma” e “Avatar“). La pellicola non era però un capolavoro, nonostante il tocco del geniale regista californiano, che stavolta troviamo come co-produttore insieme alla Disney, con il timone lasciato al regista de “I MuppetJames Bobin.

Alice attraverso lo specchio 5

Il Cappellaio Matto (Johnny Depp) e Alice (Mia Wasikowska)



Nel film troviamo Alice (Mia Wasikowska) ormai divenuta Capitano di Vascello (come era stato il padre), indomita nell’affrontare i mari in tempesta. Dopo il suo ritorno a Londra si trova alle prese con un fastidioso ex spasimante altolocato, la cui famiglia vanta un credito nei confronti della sua, per pagare il quale gli dovrà essere ceduta o l’adorata nave di Alice (la Wonder) o la casa in cui vive sua madre. Proprio durante la festa di fidanzamento dell’antipatico ex pretendente, l’attenzione di Alice viene attirata dalla voce del Brucaliffo che la guida fino ad un grande specchio che lei attraversa. Si ritrova così, nuovamente, nel Sottomondo dove il suo amico Cappellaio Matto (Johnny Depp) è lacerato da una profonda depressione dopo aver ritrovato un oggetto del suo passato. Alice dovrà quindi partire in missione per trovare un oggetto, la cronosfera gelosamente custodita dal Tempo (Sacha Baron Cohen) in persona, grazie alla quale poter tornare in epoche precedenti e modificare il passato, nel tentativo di salvare la famiglia del Cappellaio Matto da un infausto destino.

Alice attraverso lo specchio 4

Il Tempo (Sacha Baron Cohen)

Questa seconda avventura di Alice è (molto) liberamente tratta dal romanzo “Attraverso lo specchio“, sequel scritto da Lewis Carroll nel 1871, a distanza di sei anni dal primo “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie“. Diciamo subito che il film è praticamente un’Alice in versione “sliding doors”. Come già visto in tante altre pellicole sui viaggi nel tempo, modificare il passato può generare notevoli cambiamenti in ciò che avverrà in futuro e magari può aiutare a scoprire verità inaspettate, anche se in alcuni casi proposti dal film, anche un po’ scontate. La famiglia è il fulcro di tutto, che si tratti di quella da salvare del Cappellaio o di quella reale delle due sorelle / regine Iracebeth e Mirana, in una morale riassumibile con “chi è senza peccato, scagli la prima pietra“.

Alice attraverso lo specchio 3

Iracebeth (Helena Bonham-Carter)

La cosa migliore del film (ma c’erano pochi dubbi in merito) è la stramba accoppiata formata dall’isterica e prevaricatrice Regina / Helena Bonham-Carter e dal succube Tempo / Sacha Baron Cohen, passato dall’inchiappettata elefantesca di “Grimsby” a un custode del tempo un po’ babbeo e solo apparentemente autoritario, che non dice neanche mezza parolaccia (purtroppo!). Viceversa lo spento e malinconico Cappellaio Matto di Johnny Depp è questa volta meno incisivo (e meno presente), sicuramente più a suo agio quando c’è libertà di frizzi e lazzi, anche se bastano un paio delle sue smorfie per rincuorare i suoi fans. Per il resto c’è più o meno tutto l’universo carrolliano rispolverato per l’occasione ed inserito ad hoc nelle varie fasi temporali, mentre Alice non è più la ragazzina spaesata di una volta, ma un’emancipata e cazzuta “capitana”. In definitiva, tenendo conto del pubblico a cui è rivolto, “Alice attraverso lo specchio” non è un capolavoro, ma è sicuramente un buon prodotto di intrattenimento: il classico film “carino” in cui perdersi per un paio d’ore, tra effetti speciali, viaggi nel tempo, risate e buoni sentimenti disneyani.

Alice attraverso lo specchio 2

Ancora il malinconico Cappellaio Matto

Quindi, almeno per stavolta, nessuno urlerà verso il regista: “tagliategli la testa!!!“.

VOTO: 6.5

 
 

Ivan Zingariello

 

Alice attraverso lo specchio 1