IL GIORNO DEL DOTTORE, OVVERO IL 50° ANNIVERSARIO DI DOCTOR WHO!

Il  23 Novembre 2013, in contemporanea in diversi paesi (Italia compresa, per fortuna) si è celebrato un importante evento televisivo: i 50 anni di “Doctor Who”, il telefilm di fantascienza più longevo di sempre!
“Doctor Who” iniziò infatti le trasmissioni il 23 Novembre 1963 (era un sabato anche allora), la cosa ebbe poco risalto in quanto, come si sa, il giorno prima c’era stato l’omicidio di Kennedy a Dallas e ovviamente i media parlavano solo di quello. Ma il pubblico scoprì ben presto il Dottore e lo seguì, con alterne fortune (negli anni ’80 l’audience aveva inizato a calare) fino alla prima sospensione nel 1989 (che lì per lì sembrò definitiva). Vi fu una falsa ripartenza con un film TV nel 1996 (co-produzione americana, con prodotto troppo americano e troppo poco in linea con la tradizione), poi il nuovo inizio, definitivo e stabile, nel 2005. I Dottori “next generation” sono stati Christopher Eccleston (bravo ma poco entusiasta del ruolo, che ha subito lasciato), David Tennant (stratosferico e ancora rimpianto da molti fans) e poi Matt Smith (altro eccellente Dottore, a volte poco amato solo dai… fans sfegatati di Tennant).
Si sa ufficialmente che anche Matt Smith sta per lasciare, e già si conosce il successore: il 55enne Peter Capaldi, con il quale si torna un po’ al passato: dopo tre Dottori giovani (35 anni Tennant, 27 Smith al momento del casting) o giovanili (40 anni Eccleston, ma molto ben portati), Capaldi ha la stessa età che aveva il capostipite William Hartnell all’inizio del programma (anche se non è più la stessa cosa: 50 anni di oggi equivalgono a 40 di allora…).
Dovendo chiudere qualche buco narrativo (non si sapeva cosa fosse accaduto tra l’VIII  e il IX Dottore: ogni cambio di attore comportava da sempre una “rigenerazione” sullo schermo), ed essendo stata richiesto a furor di popolo un ritorno di Tennant, si è pensato bene di rispettare la tradizione e fare una storia “multidottore”, ovvero affiancando all’interprete “in carica” anche uno o più di quelli precedenti (cosa già fatta per anniversari passati) grazie a qualche paradosso temporale (il minimo che possa accadere ad un viaggiatore del tempo).
Si è così potuta cogliere l’occasione anche per crare nuovi spunti narrativi per le serie future.
Come ben sanno gli appassionati, il pianeta del Dottore, Gallifrey, è stato distrutto e la sua gente (i “Signori del Tempo”) sterminata, durante una oscura “guerra temporale” di cui si è sempre saputo poco. Ma qui si scopre che c’era stato un responsabile insospettato della catastrofe: proprio il Dottore stesso… e perdipiù in una sua incarnazione della quale pochi o nessuno si ricordava. Un Dottore anziano e rinnegato (interpretato da John Hurt, celebre per essere stato la prima vittima di “Alien” nella omonima saga) che aveva deciso di distruggere il suo pianeta per porre fine alle guerre temporali e, pensava, per salvare gli altri popoli dell’universo dalle guerre medesime. La terribile arma che intendeva usare proiettava una intefaccia umana con l’aspetto di… Rose Tyler (Billie Piper, altro gradito ritorno per i fans). Ma l’XI (a questo punto XII) Dottore (Matt Smith) è sulle sue tracce, e riceve un utile aiuto dalla sua precedente incarnazione, il X (o XI, ovviamente David Tennant). Alla fine i tre Dottori troveranno il modo di salvare la situazione e anche il pianeta Galllifrey, che è sì scomparso ma esiste ancora… e presumibilmente sarà lo spunto per nuove storie.
Nel gran finale saranno chiamati a raccolta anche tutti gli altri precedenti Dottori (ovviamente solo immagini su schermo) compreso, in una brevissima inquadratura, quello futuro (Peter Capaldi, che prenderà servizio a Natale). E per i cultori totali c’è anche un cameo di Tom Baker, che oggi è il più anziano ex-Dottore vivente (nonché il più popolare dell’epoca “classica”).
Volendo, non è forse uno degli episodi più brillanti della nuova serie, però come detto ha fornito nuovi spunti e risolto alcuni “vuoti” rimasti in sospeso, e ha annunciato il prossimo Dottore, oltre a modificare di fatto l’ordine dei Dottori recenti (in sostanza se ne deve contare uno in più, sarà interessante vedere come le guide dedicate alla serie risolveranno il problema: finora quello “in più” è stato chiamato “War Doctor” o “Other Doctor”), e soprattutto ha degnamente celebrato un importante anniversario ricordando tutti coloro che hanno contribuito a tenere in vita uno storico programma televisivo.

Giuseppe Massari