Distribuito nelle sale cinematografiche italiane a Febbraio 2025, entra a far parte della collana Midnight Factory di Plaion pictures Strange darling, diretto dal JT Mollner autore del western Outlaws and angels e prodotto nientemeno che dal Giovanni Ribisi visto, tra l’altro, in The gift – Il dono di Sam Raimi e nei due Avatar di James Cameron.

Una limited edition blu-ray che, con booklet incluso nella custodia amaray inserita in slipcase cartonato, ci consente di godere in alta definizione la oltre ora e mezza di visione destinata ad aprire attraverso l’immagine dela Willa Fitzgerald de Il cardellinonei panni di una ragazza ferita e inseguita nel mezzo della natura selvaggia dell’Oregon da un minaccioso individuo armato di fucile.

Il Kyle Gallner dei due Smile, quest’ultimo… ma scopriamo subito che, in realtà, ci troviamo al terzo dei sei capitoli che costituiscono insieme ad un epilogo la tutt’altro che classica struttura narrativa di un’operazione raccontata in maniera nient’affatto cronologica.

Un espediente che richiama inevitabilmente alla memoria quello sfruttato nel 1994 da Quentin Tarantino nel suo Pulp fiction e che consente di giocare di continuo, in modo efficace, sull’effetto sorpresa.

Perché, alternando passato e presente, Strange darling da un lato ci mostra l’uomo che, prima della situazione di tensione di cui sopra, sta per avere un rapporto sessuale con una giovane, e dall’altro tira in ballo due vecchi hippy incarnati dai veterani Ed Begley Jr. e Barbara Hershey.

Due vecchi hippy che vivono in un’abitazione isolata e che accolgono in casa la fuggitiva per tentare di aiutarla; man mano che, forte anche del fatto che sia stato girato interamente in trentacinque millimetri, l’insieme lascia respirare un’atmosfera anni Settanta nonostante si svolga in tempi moderni.

Ciò per merito anche del fondamentale contributo offerto dalla fotografia curata dal sopra menzionato Ribisi; mentre i momenti disturbanti non mancano e, tra cadaveri pronti ad essere seminati e spruzzate di splatter, Strange darlingsi rivela un efficace thriller in cui niente è mai davvero come sembra, fregandosene altamente del politically correct d’inizio terzo millennio e catturando l’attenzione dello spettatore dal primo all’ultimo fotogramma.

Decisamente sorprendente, poi, la prova della Fitzgerald, della quale è presente nella sezione extra del disco una breve intervista (tre minuti di durata) accanto a quella al regista (sette minuti), a Gallner (sette minuti), a Ribisi (nove minuti e al produttore Steven Schneider (due minuti). Più il trailer italiano del film.


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