In blu-ray Daniel Radcliffe in corsa contro il tempo nel thriller Beast of burden – Il trafficante

Nel cinema dei primi vent’anni del XXI secolo si è sviluppata la tendenza a voler sviluppare storie in fotogrammi a singola location, magari con qualche telefono cellulare che potesse permettere al protagonista di turno di comunicare esternamente con altri personaggi coinvolti.

Potremmo citare con Buried – Sepolto di Rodrigo Cortés, che nel 2010 ha portato in scena un Ryan Reynolds militare ritrovatosi dentro una bara sepolta in una mortale corsa contro il tempo, oppure il singolare on the road Locke, di tre anni più tardi, con l’interno di un’automobile quale unico scenario di un dramma coniugale vissuto dal guidatore interpretato da Tom Hardy.

Nel 2018, quindi, è stato il turno di Daniel Radcliffe, ex maghetto della saga multimiliardaria Harry Potter, che si è cimentato in questa tipologia di one man show mettendo la propria presenza al servizio di un piccolo thriller quale è Beast of burden – Il trafficante.

Diretta dal cineasta di origini svedesi Jesper Ganslandt, qui alla sua quarta prova dietro la macchina da presa, una tesissima vicenda incentrata su un pilota di aerei impegnato a trasportare qualcosa di importante.

Lui è Sean (Radcliffe), il quale, nell’intento di salvare la propria vita e quella della sua amata donna Jen (Grace Gummer), malata a causa di un cancro alle ovaie, trova quale unica soluzione quella di mettersi in gioco con un trasporto criminale, pilotando un aereo per una consegna importante quanto letale, commissionata da conoscenze poco raccomandabili che lo vogliono morto se fallisce. Il tutto, con una sola ora di tempo a disposizione, ma anche imprevisti del caso.

Non un lungometraggio strettamente a singola location, tanto che la narrazione è intramezzata di flashback e sequemze di raccordo con la situazione principale del volo, ma Beast of burden – Il trafficante è un’opera che si lascia vedere grazie al suo diretto modo di raccontare una trama sul filo della tensione, senza mai cadere di ritmo e di senso del racconto.

Con quel taglio gelido tipico del cinema nordeuropeo, Ganslandt riesce a creare la giusta atmosfera, arricchendo la visione con tutti gli elementi tipici del genere thriller e rivelando, di conseguenza, le proprie qualità di narratore nel gestire gran parte della messa in scena su determinate intense reazioni dei personaggi.

Intervallare la situazione della cabina di un aereo con i flashback che costruiscono l’intero filo conduttore del plot aiuta Beast of burden – Il trafficante a sfoggiare una confezione di tutto rispetto.

Intensa la prova del bravo Radcliffe, sempre più desideroso di scrollarsi di dosso l’immagine del noto personaggio creato dalla scrittrice J.K. Rowling, al quale si accostano le performance della Gummer, di Robert Wisdom (visto in Face/Off – Due facce di un assassino) e di Pablo Schreiber (fratello di Liev, visto in Nella tana dei lupi e Skyscraper).

Edito in blu-ray da Koch Media.

 

 

Mirko Lomuscio