In blu-ray Doctor Sleep, l’atteso sequel di Shining

Da quel 2013 in cui il re dell’horror su carta Stephen King decise di dare una continuazione al suo celebre Shining, portato sul grande schermo da Stanley Kubrick all’inizio degli anni Ottanta, è dovuto passare mezzo decennio prima che anche Doctor Sleep venisse trasformato in lungometraggio cinematografico.

Nel 2019 se ne è infatti occupato il Mike Flanagan che, autore di Oculus – Il riflesso del male e Somnia, aveva già avuto modo di trasferire in fotogrammi un’opera letteraria scritta dal genio del Maine dirigendo Il gioco di Gerald.

Il Mike Flanagan che cala Ewan McGregor nei panni di Danny Torrance, l’ormai adulto ragazzino che nel capolavoro kubrickiano vedevamo scorazzare a bordo di un triciclo nei lunghi corridoi del lugubre Overlook Hotel e che, sfuggito all’impazzito padre Jack cui concesse magistralmente anima e corpo Jack Nicholson, ha ancora a che fare con il potere extrasensoriale della “luccicanza”.

Potere di cui sembra essere in possesso anche l’adolescente Abra alias Kyliegh Curran, in cerca proprio dell’aiuto di Danny nel corso di circa due ore e mezza di visione destinate a tirare in ballo fin dall’apertura una combriccola di strani individui guidati dalla Rose “Cilindro” interpretata da Rebecca Ferguson.

Individui che, appunto, si nutrono della luccicanza uccidendo i bambini che ne sono dotati e che rappresentano, quindi, le figure malvagie di Doctor Sleep, caratterizzato da una lenta evoluzione narrativa e ambientato quasi totalmente in esterni, a differenza del suo predecessore.

Infatti, mentre l’autore di 2001: Odissea nello spazio puntò in maniera principale a generare claustrofobia, Flanagan provvede maggiormente a delineare un prodotto di genere rivolto al grande pubblico di appassionati (giovani e non solo) di horror, portando in scena un Danny Torrance che, oltre a doversela vedere coi menzionati cattivi, lotta contro la sua dipendenza dall’alcool (elemento, questo, riconducibile anche alla vita dello stesso King).

Ma senza dimenticare, ovviamente, di regalare soprattutto nell’ultima fase dell’insieme graditi omaggi al primo film, tra la mitica cascata di sangue e l’Henry Thomas di E.T. – L’extraterrestre coinvolto nel ruolo che fu del citato Nicholson.

Fino all’epilogo di un’operazione che, anziché a quello di Doctor Sleep, strizza l’occhio direttamente al finale del romanzo originale Shining, come spiegato anche da Flanagan nei quasi cinque minuti che, insieme al mitico Stephen, lo vedono impegnato a parlare delle due trasposizioni nei contenuti extra del blu-ray edito da Warner.

Contenuti extra comprendenti anche un quarto d’ora riguardante la ricostruzione fedele dell’albergo e quasi quattordici minuti di making of.

 

 

Francesco Lomuscio