Dirigente d’azienda, imprenditore, banchiere italiano e, infine, fondatore di Banca Mediolanum, Ennio Doris è stato un personaggio finanziario che nel nostro paese ha saputo costruire una propria carriera appassionandosi sin dalla giovanissima età ad attività bancarie e movimenti azionistici, lastricando così un lungo percorso fatto di esperienze e collaboratori noti come Silvio Berlusconi.

Scomparso nel 2021, è stato ricordato e celebrato tre anni più tardi attraverso un lungometraggio ispirato alla sua ricca vita narrata anche nel libro autobiografico C’è anche domani, del 2014, da cui, appunto, prende le mosse l’operazione.

Diretto dal Giacomo Campiotti autore di Come due coccodrilli e Mai + come prima, Ennio Doris – C’è anche domani è quindi un resoconto filmico dell’esistenza del noto personaggio qui interpretato principalmente da Massimo Ghini e mostrato in diversi momenti della sua vita, dalla giovanissima età fino a quella più avanzata.

Tutto comincia nel 2008, il 15 Settembre, quando le televisioni di tutto il mondo annunciano una delle disgrazie peggiori dell’universo finanziario: il crollo della Lehman Brothers, avvenimento destinato a piegare a metà qualsiasi banca del globo. La notizia giunge anche alle orecchie di Doris (Ghini), il quale, richiamando al cospetto tutti i suoi collaboratori, tra i quali il figlio Massimo (Eugenio Franceschini), decide di giungere ad una soluzione immediata, cercando di evitare la catastrofe imminente cui sono costretti ad andare incontro. La cosa lo porta però a rivivere i propri ricordi, dall’età infantile (interpretato da Antonio Nicolai) a quella di giovane imprenditore (con il volto di Daniel Santantonio), ripercorrendo tutte le tappe importanti della sua esistenza, dall’avvento della creazione di Banca Mediolanum all’incontro con un altro giovane collega quale è l’immobiliare e padrone delle tv private Silvio Berlusconi (Alessandro Bertolucci).

Ennio Doris – C’è anche domani è dunque un’opera che, partendo da una pagina di realtà, tramite una determinata sincerità narrativa accompagnata da una certa semplicità scenica racconta la storia di una figura rilevante d’Italia, nome mai abbastanza citato e fautore di un pensiero bancario noto agli esperti del settore.

Conscio del livello di responsabilità portatosi sulle spalle, il regista Campiotti decide di indirizzare tutta la propria attenzione sul lato umano del protagonista, prima ancora che questi divenisse importante, fin troppo esposto all’occhio di tutti, personalità politiche comprese.

Ennio Doris – C’è anche domani si rivela allora la storia di come una comune persona possa essere capace di concretizzare grandi idee quando piena di intuizioni e senso della responsabilità; proprio come il banchiere in questione riuscì a rimborsare con i propri fondi (più quelli del socio Berlusconi) i clienti che persero in borsa investendo nel 2008.

L’apertura di una pagina di speranza ideologica nei suoi colleghi e in personaggi simili ora edita in blu-ray da Mustang Entertainment, con trailer e nove minuti di backstage quali contenuti speciali.


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