In blu-ray Fahrenheit 11/9 di Michael Moore

A quattordici anni da Fahrenheit 9/11, attraverso cui, nel 2004, mosse la propria feroce critica nei confronti della presidenza di George W. Bush, il documentarista del Michigan Michael Moore ha messo in piedi un’ideale sequel con Fahrenheit 11/9, passato sugli schermi della tredicesima Festa del Cinema di Roma e visto nelle sale italiane a fine Ottobre 2018.

Del resto, se nella precedente pellicola si faceva riferimento nel titolo al maledetto 11 Settembre 2001, giorno dello spaventoso attentato alle Twin Towers, la data suggerita in questo nuovo lavoro è il 9 Novembre 2016, che sta a segnare l’elezione di Donald Trump a quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti.

Ed è dal precedente 7 Settembre che prendono avvio le oltre due ore di visione, in una Filadelfia alla vigilia delle elezioni presidenziali per poi approdare, progressivamente, ad una analisi della maniera in cui Trump è riuscito a conquistarsi la fiducia del popolo.

Attenzione, però, perché, nonostante le premesse, l’affresco liberale e anticonservatore in questione non intende prendere di mira esclusivamente l’amministrazione degli Stati Uniti, ma anche le politiche dei democratici e dei repubblicani che, inevitabilmente, hanno portato alla situazione politica a stelle e strisce d’inizio terzo millennio.

Perché è vero che non vengono risparmiati neppure paragoni con la figura del dittatore Adolf Hitler nel corso dello svolgimento dell’insieme, ma, allo stesso tempo, non manca di essere precisato che, a volte, occorre proprio un Donald Trump per capire che si è giunti ad un sistema corrotto il cui frutto è, appunto, lo stesso Trump.

E, come di consueto, sono non poche personalità dello spettacolo e della politica ad essere tirate in ballo nel concretizzare un racconto lucido e amaro che, infarcito d’immancabile ironia a suon di graffianti montaggi, si concentra in maniera particolare su un problema relativo alla crisi idrica di Flint, città in cui risiede il regista.  

Un episodio che consente di tenere unite tutte le altre tracce poste a concretizzazione dell’operazione, tra sguardi inediti e tutt’altro che consolatori nei confronti di Barack Obama e Hillary Clinton e uno spazio dedicato al Bernie Saunders che avrebbe potuto essere il primo Presidente “socialista”.

Senza dimenticare il movimento MarchFourOurLives desideroso della riforma vera sul controllo delle armi e con il chiaro intento di ribadire che il potere rimane sempre ben saldo nelle mani delle lobby e dei ricchi.

In collaborazione con Lucky red, è Koch Media a rendere disponibile su supporto blu-ray Fahrenheit 11/9, corredato di trailer nella sezione extra.

 

 

Francesco Lomuscio