Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando, in quel fatidico 1981, le avventure calcistiche del campione Captain Trsubasa furono pubblicate in un manga di successo, creato appositamente da Yoichi Takahashi.
Due anni più tardi ne venne concepita la prima trasposizione anime, approdata poi sui piccoli schermi italiani con il titolo Holly e Benji – Due fuoriclasse, e, ancora oggi, sono molti i fan che ricordano di quei lunghi e apparentemente interminabili campi sportivi su cui si scontravano le giovani squadre giapponesi coinvolte e nelle quali a primeggiare era in particolar modo Oliver Hutton, nome coniato dal doppiaggio tricolore al posto dell’originale Tsubasa Ozora.
Nel 2018 si è deciso di ridare vita alla serie attraverso un restyling a cartoni animati, ma stavolta lasciando anche in Italia i nomi del manga di origine. Serie trasmessa nello stivale più famoso del globo a partire dal 23 Dicembre 2019, riprendendo quindi il discorso già affrontato nel pieno degli anni Ottanta, ma ricorrendo a disegni moderni.
Dopo averne rese disponibili in blu-ray i primi due cofanetti all’interno della sempre più ricca collana Anime Factory, Koch Media ne lancia in alta definizione gli ultimi due. In Captain Tsubasa Volume 3 abbiamo gli episodi che vanno dal numero 29 al numero 40, mentre in Captain Tsubasa Volume 4 si spazia dalla puntata 41 alla conclusiva numero 52, consentendoci di ritrovare il protagonista ancora alle prese col proprio sogno di vincere il campionato mondiale di calcio, innanzitutto trionfando nel torneo delle elementari e risalendo un vorticoso successo che lo piazzerà tra i migliori giocatori del suo paese.
Tutto per ritrovare anche vecchi amici che ormai sono lontani per lui, trasferiti altrove. Amici come Genzo (il portiere che da noi venne a suo tempo denominato Benji Price) e Taro (in Italia negli anni Ottanta fu Tom Becker), compagni di pallone che Tsubasa intende rivedere per condividere altre emozioni forti. Man mano che arriva il campionato delle scuole medie, che lo vedrà affrontare fuoriclasse del suo paese mettendolo a dura prova nel tentativo di dare il meglio e di non lasciarsi intimorire dal valore di altri suoi avversari. Uno su tutti Kojiro (da noi Mark Lenders, ricordate?), che gioca nella squadra della Toho.
E sulle note della canzone di Cristina D’Avena intitolata Tutta d’un fiato (fino al fischio finale), Captain Tsubasa Volume 2 e Volume 3 accompagnano dunque i propri spettatori al cospetto di una delle più avvincenti serie animate mai realizzate, dove a contare sono i buoni sentimenti e il rispetto per una delle attività sportive più amate nel modo. Perché, come ci insegna questo cartoon nato dalla mente di Takahashi, l’importante non è vincere ma affrontare la più dura delle competizioni con il giusto spirito, sfoderando una evidente metafora sulla maniera in cui lottare le insidie della vita e le complicazione di una crescita verso l’età adulta. Un messaggio sempre attuale e che riconferma l’attuale validità di Captain Tsubasa, capace di abbracciare qualsiasi generazione di giovani spettatori.
Mirko Lomuscio
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