In blu-ray Il corriere – The mule, di e con Clint Eastwood

Con undici minuti di making of e il videoclip della canzone Don’t let the old man in di Toby Keith nella sezione riservata ai contenuti speciali, approda in blu-ray per Warner Il corriere – The mule, visto nelle sale cinematografiche italiane a Febbraio 2019.

Diretto e interpretato da Clint Eastwood, offre, in un certo senso, l’altra faccia della medaglia di Walt Kowalski, protagonista nel 2008 del suo Gran Torino, che ebbe sempre le proprie fattezze e che vide allo script lo stesso Nick Schenck che firma anche qui la sceneggiatura.

Una sceneggiatura lineare che prende ispirazione dall’articolo nel New York Times Magazine intitolato The Sinaloa cartels’ 90-year-old drug mule di Sam Dolnick e che poggia sulla figura di Earl Stone, novantenne con la passione per la coltivazione e la vendita dei fiori che, ritrovandosi economicamente in disgrazia, finisce per accettare un lavoro che richiede la sola abilità di guida di un’auto; senza immaginare, inizialmente, di trasportare stupefacenti per conto del boss Laton, ovvero Andy Garcia.

Novantenne che, non essendo riuscito a mantenere la promessa di pagare le spese del matrimonio di sua nipote, considera i soldi come l’unico modo per ricomprare letteralmente l’affetto dei familiari; man mano che apprendiamo che è un reduce di guerra e che non manifesta affatto timore, di conseguenza, dinanzi a giovani armati di pistola, ma anche che sulle sue tracce si sono messi l’agente speciale della DEA Colin Bates alias Bradley Cooper e due colleghi incarnati da Michael Peña e Laurence Fishburne.

Quindi, quella raccontata nel corso delle quasi due ore di visione è la storia del più efficiente corriere nella storia del cartello della droga di Sinaloa che fu, allo stesso tempo, l’uomo meno scontato, trattandosi di un anziano che viaggiava per lavoro.

Storia che il caro vecchio Clint costruisce orchestrando da un lato le indagini portate avanti dalle forze dell’ordine e dall’altro, appunto, i viaggi effettuati da Earl, sempre con la battuta pronta.

Concretizzando un’operazione on the road che, affrontante i temi del rimpianto e del perdono nel fornire una nuova vicenda da grande schermo relativa alla tanto chiacchierata seconda occasione, punta soprattutto sulla sua grandezza nel delineare un individuo capace di risultare sempre simpatico nonostante il non proprio accomodante modo di comportarsi.

Una vicenda altamente coinvolgente e dal sapore agrodolce, quasi malinconica nei confronti di un’esistenza che non è stata quella che poteva (o doveva) essere e che, nel suggerire che si può comprare tutto ad eccezione del tempo, sembra rivelarsi anche un’affascinante riflessione sugli anni che passano.

 

 

Francesco Lomuscio