Rientrante tra i blockbuster a stelle e strisce che hanno segnato l’estate cinematografica italiana 2021, approda in blu-ray sotto il marchio Disney Free guy – Eroe per gioco, diretto dallo Shawn Levy, cui dobbiamo la trilogia Una notte la museo.
Lo scenario d’ambientazione è l’universo di uno dei videogame maggiormente popolari, dove è possibile girare per le strade uccidendo quanti più civili possibili sfruttando varie armi a disposizione. Un contesto in cui vive il Guy interpretato da Ryenolds, semplice impiegato di banca che compie quotidianamente sempre le stesse azioni, come anche farsi rapinare durante il lavoro. Una routine che lo conduce a porsi delle domande, soprattutto per scoprire chi sia la bellissima ragazza che si fa chiamare Molotov Girl, dalle fattezze di Jodie Comer. E, oltre il confine della città in cui vive, arriva quindi ad apprendere che esiste un mondo reale in cui determinati programmatori hanno dato vita al suo; conoscendo di conseguenza Millie, sempre incarnata dalla Comer, ragazza che intende mettere con le spalle al muro il magnate dei videogiochi Antoine alias Tiaka Waititi. Ragazza che decide di aiutare, iniziando una personale guerra finalizzata a salvare il suo destino e quello degli altri personaggi del gioco.
Al servizio di un assurdo plot destinato a pullulare di citazioni videoludiche e cinematografiche, a cominciare dal fatto che Guy rivive sempre lo stesso giorno come il Bill Murray di Ricomincio da capo.
Un plot che, in un certo senso, aleggia tra lo spielberghiano Ready Player One e il Last action hero – L’ultimo grande eroe con Arnold Schwazenegger sceneggiati, tra l’altro, dallo stesso Zak Penn qui autore dello script al fianco di Matt Lieberman.
Mentre Levy, che non manca come di consueto di sfoggiare un certo gusto propenso al revival anni Ottanta, si sbizzarrisce nell’orchestrare momenti divertenti e alta spettacolarità a suon di elaborata effettistica digitale.
Il tutto senza dimenticare mai l’indispensabile ironia, trasmessa sia da un esilarante Waititi sopra le righe quanto basta che da un Reynolds che, da Deadpool in poi, non può più fare a meno della propria comicità infantile e ammiccante. Tanto da sdoppiarsi in sequenza apparendo anche in una versione più grossa e cattiva chiamando in causa un’apparizione a sorpresa per Chris Evans e rimandi alla saga Star wars.
Sono infatti quasi sedici minuti riguardanti proprio la realizzazione di questo suo alter ego ad occupare la sezione extra del disco in alta definizione di Free guy – Eroe per gioco, insieme a circa cinque di papere, sette sulla creazione di Molotov Girl, quindici di dietro le quinte, otto relativi a Waititi, tre trailer e altrettante scene eliminate ed estese.
Mirko Lomuscio
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