Inconfondibile gatto spaziale dal design unico, tondeggiante e bianco/blu, Doraemon è stato il beniamino di molti appuntamenti televisivi per piccoli spettatori, considerata la sua longeva esistenza che ha avuto natali nel Giappone del lontano 1969, sulla rivista mensile CoroCoro Comic di Shogakunan.
Nato dalla mente di tale Fujiko F. Fujio (pseudonimo utilizzato dai due creatori Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko), questo singolare personaggio è sempre stato sinomino di divertimento e senso didattico, data la sua propensione a sfoderare nozioni scolastiche nelle sue innumerevoli storie.
Nozioni che mette a disposizione del suo giovane amico umano Nobita Nobi (in Italia Guglia Guglielminetti), studente che non ha alcuna voglia di mettersi sui libri e che non manca di pensare perennemente al divertimento, soprattutto se a salvarlo sono i chiusky (gadget dalle molteplici facoltà) che l’amico spaziale tira fuori dal suo “gattapone”.
Dopo i fumetti, quindi, la tradizione di Doraemon è proseguita nella serie televisiva a cartoni animati (in Giappone trasmessa per la prima volta nel 1973, in Italia approdata nel 1982, ma dalla seconda stagione), fino al momento in cui, nel 2014, ha fatto la sua apparizione Doraemon – Il film, lungometraggio 3D datato 2014.
Lungometraggio dall’animazione CGI cui ne sono seguiti altri, tra i quali Doraemon – Il film: Nobita e le cronache dell’esplorazione della luna, diretto nel 2019 da Jeong-beom Lee (regista de L’uomo che veniva dal nulla) e Shinnosuke Yakuwa (già alla direzione del capitolo precedente: Doraemon – Il film: le avventure di Nobita e dei cinque esploratori) e che vede i protagonisti nel pieno di un’avventura fantastica, tra i segreti della terra lunare e di ciò che nasconde la sua oscurità. Insieme ad essi, i compagni di avventura di sempre, ovvero il prepotente Gian, l’odioso Suneo e la bella Shizuka.
Tutto prende inizio quando un’ombra bianca viene fotografata da una sonda spaziale in esplorazione sulla luna. L’evento sconvolge l’intero pianeta e, soprattutto, la fantasia di Nobita; infatti quest’ultimo afferma che tale ombra appartenga al coniglio lunare, venendo di conseguenza preso in giro da tutti i suoi compagni di scuola, Doraemon compreso. Ma sarà proprio il gatto spaziale a far sì che il suo amico possa vedere il regno dei conigli lunari, consentendogli tramite un suo chiusky di poter avventurarsi al di là dei confini spaziali, in mezzo a creature dell’altro mondo e immensi paesaggi stellati. E si aggiunge all’escursione anche un singolare ragazzo di nome Luka, misterioso nuovo arrivato della scuola.
Ancorata a quel suo senso di scoperta che si annida di avventura in avventura, con Doraemon – Il film: Nobita e le cronache dell’esplorazione della luna la tradizione legata al gattone spaziale dimostra di avere forti basi per continuare a durare nel tempo, catapultando i piccoli spettatori in un’avvincente racconto in fotogrammi che gioca di fantasia e grande originalità.
Lee e Yakuwa costruiscono sulle spalle degli iconici protagonisti del cartoon un lungometraggio che guarda a determinate parentesi del mondo dell’animazione nipponica, senza disdegnare piccoli riferimenti ad un certo universo miyazakiano
E ci si diverte e ci si emoziona con Doraemon – Il film: Nobita e le cronache dell’esplorazione della luna, che, edito da Koch Media in blu-ray nella collana Anime Factory, offre nella sezione extra non solo il trailer del film, ma anche quello della nuova avventura Doraemon – Il film: Nobita e l’isola del tesoro.
Mirko Lomuscio
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