Con una lunga carriera alle spalle che lo ha visto interprete di molte pellicole da metà degli anni Novanta ad oggi, alternando anche una proficua esperienza da regista sempre pronto a sperimentare diversi stili e trame (toccando l’apice con il biography The disaster artist), l’attore americano James Franco nel 2024 aggiunge al suo ricco curriculum di interprete un’ulteriore titolo nel nostro panorama italiano: Hey Joe.
Diretta dal Claudio Giovannesi autore di Fiore e La paranza dei bambini, un’opera è ambientata nella Napoli dei primi anni Settanta, dove torna a farsi vivo il reduce di guerra americano Dean Barry (Franco), che rimette piede nel capoluogo campano per un preciso motivo. Essendo stato un soldato in missione venticinque anni prima, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’uomo si avventurò nella città innamorandosi di una ragazza del luogo, Lucia (Giada Savi), da cui poi si allontanò quando dovette tornare in America. Venuto a sapere che a Napoli ha un figlio di venticinque anni, Dean giunge in Italia con l’intenzione di incontrarlo, cercando di instaurare quel rapporto paterno che gli ha negato in tutto questo tempo. Il ragazzo si chiama Enzo (Francesco Di Napoli) e lavora nel contrabbando partenopeo, dovendo mantenere una famiglia composta dalla moglie Nunzia (Francesca Montuori) e dal figlio neonato Vittorio.

Tramite uno sguardo particolare, capace di parlare di un’Italia dei primi anni Settanta ancora immersa nel folklore delle proprie tradizioni e delle proprie abitudini, Hey Joe racconta un legame padre/figlio in aria di metafora relativa al rapporto che vi è stato nel tempo tra mentalità d’oltreoceano e quelle nostrane. Inoltre, il film non manca di un sottotesto melò caro all’eredità culturale napoletana, portando in tali contesti l’approccio molto americano del suo protagonista Franco, che alterna dialoghi nella propria lingua con altri in italiano, dimostrando carattere da interprete quale è sempre stato nel corso della sua trentennale carriera.
E lo fa destreggiarsi con altri bravi colleghi del Bel paese, dal giovane Di Napoli alla partecipazione di un Aniello Arena in versione boss locale, chiamato Vittorio, ovvero l’uomo che negli anni ha cresciuto Enzo come un proprio figlio.
La sceneggiatura, ricca di sfaccettature sentimentali e incisive, è a cura di Giovannesi stesso insieme a Maurizio Braucci (Gomorra, Anime nere) e Massimo Gaudioso (L’imbalsamatore, Dogman), rendendo Hey Joe una storia che cattura lo spettatore per la sua sincerità d’animo e la bravura dei propri interpreti.
Edito in blu-ray da CG Entertainment (www.cgtv.it), con tredici minuti di backstage quale contenuto speciale.
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