In blu-ray in versione rimasterizzata HD Bud Spencer protagonista di Un piede in paradiso di E.B. Clucher

Nei primi anni Novanta la mitica coppia formata da Bud Spencer e Terence Hill si era ormai separata, riunita soltanto nel 1994 in Botte di Natale.

Nel 1991, quindi, mentre il buon Hill (al secolo Mario Girotti) si stava impegnando a portare a modo suo sui piccoli schermi il cowboy dei fumetti Lucky Luke, il grande (in tutti i sensi) Spencer (all’anagrafe Carlo Pedersoli) tornò al cinema nella commedia fantastica Un piede in paradiso, tra divertimento e qualche sana scazzottata (al minimo, considerata anche la sua età avanzata).

Una pellicola che inizialmente strizza l’occhio a La vita è meravigliosa di Frank Capra, ma col sano umorismo tipico del cinema di Bud e Terence, unitisi nel 1970 in Lo chiamavano Trinità…,  diretto dallo stesso E.B. Clucher (alias Enzo Barboni) che si trova qui dietro la macchina da presa.

Ambientato nella ridente e solare Florida, location spesso utilizzata nei film di Spencer e Hill, Un piede in paradiso comprende inoltre un cast internazionale composto dall’americana bellezza di Carol Alt e dall’ironia tutta francese dell’attore Thierry Lhermitte, che insieme al buon Bud formano un trio esplosivo in una trama al di là dei confini della realtà.

La storia è quella di Bull Webster (Spencer), un tassista che lavora per una compagnia allo sfacelo, minacciata da un imminente sfratto per ingenti spese che non riesce a coprire, tanto da essere anche prossima all’eliminazione da parte della spietata concorrenza. Forze maggiori venute dall’altra dimensione, però, prendono a cuore la situazione di Bull, mandandogli dall’alto del paradiso l’angelo custode Victor (Lhermitte) e dalle profondità degli inferi la bellissima Veronica Flame (Alt). Il compito del primo è quello di portare sulla retta via Webster, mentre la seconda deve riuscire a corrompere il suo animo, tutto a fronte di una lotteria ultramilionaria che il buon tassista vincerà a propria insaputa, come scritto nel suo inaspettato futuro destino.

Caratterizzato da uno stile nostalgico, Un piede in paradiso è un prodotto leggero che si lascia vedere ancora oggi, a trent’anni dalla sua realizzazione, grazie a quella sincerità d’animo che il grande mestierante Clucher sapeva sfoggiare, poggiando sulla “vasta” presenza di uno Spencer sì in là con l’età, ma ancora in parte per il cinema che l’ha portato al successo.

A garanzia della riuscita dell’operazione c’è da considerare anche il team creativo comprendente Marcotullio Barboni (figlio del regista) e Giuseppe Pedersoli (figlio del protagonista) come autori del soggetto, il primo qui anche sceneggiatore solista e il secondo produttore insieme a Claudio Bonivento. Musiche paradisiache e orecchiabili a cura di Giancarlo Bigazzi.

Il  cast, poi, include la presenza di due veterani della recitazione come il francese Jean Sorel (è il celestiale Fratello Maggiore) e l’inglese Ian Bannen (è il diabolico Lucifer), a testimonianza dell’internazionalità pulsante, senza dimenticare l’apporto del solito Riccardo Pizzuti, caratterista sodale del cinema di Bud e Terence.

Edito in blu-ray da Quadrifoglio in versione rimasterizzata e restaurata in HD da negativo originale 35mm, Un piede in paradiso è accompagnato da ricchi contenuti speciali: tredici minuti di intervista a Marcotullio Barboni, cinque a Giuseppe Pedersoli, sei a Bonivento; un trailer; un estratto di tre minuti intitolato I tre tenori. Quest’ultimo si concretizza in una breve conversazione con Bonivento, Pedersoli jr e il cineasta Alessandro Capone, autore del documentario Le mille vite di Bud Spencer.

 

 

Mirko Lomuscio