Fattasi strada già nel pieno della Commedia all’italiana degli anni Sessanta, verso la fine del decennio successivo si riaccentuò in Italia la tendenza del film ad episodi popolati da non poche facce note della risata tricolore.

Film a cui, sotto la guida produttiva di Luciano Martino e della sua Dania Film, si aggiunse nel 1979 Sabato Domenica e Venerdì, diviso in tre segmenti diretti da Sergio Martino, Pasquale Festa Campanile e il tandem Castellano e Pipolo e interpretati da Adriano Celentano, Lino Banfi, Edwige Fenech, Barbara Bouchet, Michele Placido e Milena Vukotic.

Nel primo, Sabato, abbiamo l’impiegato Nicola La Brocca (Banfi), fidanzato con la pedante Clelia (Vukotic) e alle prese con l’arrivo di un misterioso ingegnere giapponese che dovrà essere accolto e tenuto d’occhio per il suo breve periodo di visita in Italia e che, di nome Tokimoto, si rivela essere una bellissima donna (Fenech), mettendolo di conseguenza nei guai sia con la gelosa dolce metà che con il direttore rivale (Daniele Vargas).

Nel secondo, Domenica, il piccolo imprenditore Mario (Placido), rientrato da un tortuoso turno di notte e in cerca del dovuto riposo a letto, si ritrova tragicomicamente a fingersi il fidanzato della bella vicina di casa siciliana Enza (Bouchet), decisa di suicidarsi perché i genitori stanno venendo a trovarla con l’intenzione di conoscere l’uomo che dovrà sposarla e che, in realtà, se ne è andato.

Nel terzo episodio, Venerdì, alle prese col recupero della ballerina più talentuosa del suo entourage, la bella Jacqueline (Lova Moor), prossima alle nozze con il potente uomo d’affari nonché persona poco raccomandabile Fred (Manuel Gallardo), il celebre impresario teatrale Constantin (Celentano), furbo quanto tenace, tenta tutto giocando anche la carta sentimentale al fine di raggiungere il suo scopo.

Lungometraggio che gode di pura e semplice riuscita grazie alla carica ironica dei suoi interpreti e dei registi, Sabato Domenica e Venerdì è dunque un’opera che lascia poco spazio all’immaginazione su quanto possa essere esilarante già solo nello sfoggio dei nomi in locandina. Tra duetti ben rodati di Banfi e la Fenech, scenette divertenti di un Placido in versione ironica con una Bouchet simil-verginale e parentesi gigionesche del “molleggiato” Celentano, prendono forma quasi due ore di pura spensieratezza tutta italiana che caratterizzava appunto certo cinema di fine anni Settanta, pregno di caratterizzazioni forti quando si tratta di esporre comicità ai massimi livelli.

E Martino, Festa Campanile, Castellano e Pipolo fanno sì che i loro rispettivi interpreti si trovino a proprio agio nel calderone di situazioni esilaranti e desiderio di strappare risate; senza dimenticare la presenza di volti di contorno all’altezza (Vargas, Sal Baccaro, Sal Borgese, Elio Crovetto, Ernst Thole, Franco Diogene e Lory Del Santo).

Sabato Domenica e Venerdì è edito in blu-ray da Mustang Entertainment, con il trailer e diciassette minuti di intervista a Giacomo Di Nicolò.


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