In blu-ray la diabolica bambola di The boy II – La maledizione di Brahms

Diretto dallo stesso William Brent Bell che già si era occupato nel 2016 di The boy, The boy II – La maledizione di Brahms rientra tra i film che, a causa dell’emergenza 2020 dovuta al Coronavirus, hanno saltato l’uscita nelle sale cinematografiche italiane per finire direttamente nel mercato dell’home video.

Con booklet incluso nella confezione, infatti, approda in limited edition blu-ray nella collana Midnight Factory di Koch Media, dedicata al cinema della paura, riportando in scena l’inquietante bambola a grandezza naturale dalle fattezze maschili che avevamo visto accudita da una giovane donna nell’abitazione degli anziani coniugi Heelshire.

Bambola che finisce stavolta nelle mani del piccolo Jude alias Christopher Convery, il quale ha perso l’uso della parola dal giorno in cui ha subito un aggressione insieme ai genitori Sean e Liza, ovvero Owain Yeoman e Katie Holmes.

Un nucleo familiare che decide di trasferirsi nei pressi della tenuta Heelshire Mansion, inconsapevole della terrificante storia del posto, dove il ragazzino, appunto, dissotterra Brahms, il bambolotto, dando il via a quasi un’ora e mezza di visione horror a proposito di cui il regista osserva: “In The boy ci eravamo limitati a un assaggio, quindi ci potevano essere molti piatti da portata da servire ancora. Il primo raccontava una situazione gotica un po’ sognante, con degli elementi essenziali: una ragazza che resta chiusa in un castello, insieme a un bambolotto. Il numero due riporta le cose verso la realtà”.

Del resto, sequel di un capostipite decisamente elegante e lontano dagli schemi del facile sensazionalismo da commerciale effetto truculento, The boy II – La maledizione di Brahms costruisce tutta l’attesa tipica di operazioni in fotogrammi di questo tipo privilegiando le preoccupazioni dei due genitori nei confronti dello strano comportamento del figlio, sempre pronto ad attribuire ciò che accade all’”inanimato” nuovo amico.

E, con Chi è l’altro? di Robert Mulligan rientrante tra le dichiarate fonti di ispirazione, il regista privilegia come nel film precedente l’ambientazione al chiuso, pur concedendo in questo caso maggiore spazio agli esterni e aumentando il numero di personaggi coinvolti nella vicenda.

Man mano che, tra incidenti in agguato e immancabili jumpscare destinati a far balzare lo spettatore dalla poltrona, a rappresentare il vero elemento di novità in The boy II – La maledizione di Brahms si rivelano essere i retroscena relativi proprio alla genesi del diabolico pupazzo.

Trailer italiano, finale alternativo e otto scene eliminate occupano la sezione extra del disco.

 

 

Francesco Lomuscio