In blu-ray la versione restaurata di Fellini – Satyricon

Dopo aver fatto la storia del cinema grazie a capolavori come La strada, La dolce vita e 8 e ½ e dopo essersi aggiudicato tre premi Oscar (ne sarebbero poi arrivati un quarto per Amarcord e uno alla carriera nel 1993), nel 1969 Federico Fellini decise di mettere la propria immaginazione al servizio di una tipologia di film che non aveva ancora affrontato: l’affresco storico.

Prendendo ispirazione dalla nota opera scritta di Petronio Arbitro, Satyricon, oggetto dello stesso anno anche di un omonimo lungometraggio a firma di Gian Luigi Polidoro, il maestro riminese della celluloide concretizzò, quindi, Fellini – Satyricon.

Difficile dimenticare l’innovazione narrativa del caso nel raccontare le qui presenti gesta del mondo teatrale in cui vive Encolpio (Martin Potter), ex schiavo che si contende con l’amico Ascilto (Hiram Keller) i favori e le grazie del giovane Gitone (Max Born), attraversando tutti e tre un contesto fatto di artisti e poeti, nel mezzo di un’esistenza onirica influenzata da una forte vena ispiratrice che aleggia tra le menti di tutte le persone del posto.

Il tutto, al servizio di una variegata esperienza tempestata di luci e colori, alla scoperta di facce uniche e assurde, che ci si trovi su di un palco teatrale o tra i vari ceti, al fianco di poeti del calibro di Eumolpo (Salvo Randone) o di ricchi benestanti come Trimalcione (Mario Romagnoli alias Il moro). Elementi di un lungo percorso che portano questa Roma del Primo Secolo verso un decadimento simbolico e mai dimenticato, specchio di un’epoca che verrà come il ’68, qui allegoricamente descritto dal grande Fellini.

A cinquantuno anni dalla sua realizzazione, Fellini – Satyricon rimane un’esperienza magnifica, grazie soprattutto alla sua innovazione narrativa del voler descrivere un determinato periodo storico come mai era stato fatto prima. Mai ci si sarebbe aspettati un tale affronto da parte del grande Federico, che immerge lo spettatore in un universo lussurioso fino alla nausea e alla fascinazione completa, affogandolo tra le parole ricche di prosa e di sonetti che ogni singolo personaggio emblematico sfoggia.

Completano l’opera la grandezza delle scenografie e dei costumi a cura di Danilo Donati, la fotografia di Giuseppe Rotunno e le musiche immortali del grande Nino Rota, tutti collaboratori felliniani per eccellenza (il film, tra l’altro, ebbe una nomination agli Oscar per la miglior regia).

CG Entertainment (www.cgentertainment.it) rende giustizia a Fellini – Satyricon proponendolo su un supporto in alta definizione in versione restaurata a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale ed Istituto Luce Cinecittà, partendo da un internegativo 35mm e da una trascrizione del sonoro magnetico originale su nastri DA-88 messi a disposizione da Alberto Grimaldi Productions.

E non è finita, perché il blu-ray include anche due succulenti extra a cura del grande Gideon Bachman: Fellinikon (trentaquattro minuti di durata), ovvero la versione integrale di un dettagliato viaggio dentro e fuori il set del film, con alcune interviste effettuate a casa di Fellini stesso insieme a Giulietta Masina, e Ciao, Federico! (circa sessantadue minuti), lungo dietro le quinte che ci porta nei set del lungometraggio alla scoperta dei segreti più nascosti e delle maggiormente minuziose preparazioni registiche. Un fin troppo intimo making of che lo stesso regista, a quanto pare, non accettò, tanto da non rivolgere più la parola a Bachman per lungo tempo… almeno fino alla loro seguente collaborazione.

 

 

Mirko Lomuscio