In blu-ray Lamb, lo spiazzante esordio di Valdimar Jóhannsson

Rientrato nella shortlist dei migliori film internazionali al premio Oscar, Lamb è disponibile su supporto blu-ray in esclusiva sul portale di CG Entertainment (www.cgtv.it), che già aveva provveduto a lanciarlo in dvd.

Un’edizione, questa su disco in alta definizione, che in più offre una breve clip di scene eliminate nella sezione extra, arricchendo ulteriormente la visione di quello che è, senza dubbio, uno dei lavori cinematografici maggiormente assurdi del XXI secolo.

Co-produzione tra Islanda, Svezia e Polonia, Lamb porta in scena la vicenda di Maria e Ingvar, coppia sull’orlo di una crisi coniugale che, con i volti di Hilmir Snær Guðnason e Noomi Rapace, vive in una remota fattoria immersa nella fredda campagna dell’Islanda. Una desolata scenografia rurale che avvolge i due nelle attività quotidiane, dall’accudimento del loro gregge al lavoro della terra; fino al giorno in cui una delle pecore partorisce un cucciolo che, però, appare immediatamente diverso dagli altri.

Ed è a partire da questo evento a sorpresa subentrante dopo circa mezz’ora di visione che l’esordiente dietro la macchina da presa Valdimar Jóhannsson – effettista fattosi le ossa in grandi produzioni hollywoodiane quali Fast & furious 8 e Transformers 4 – L’era dell’estinzione – provvede a trascinare quello che poteva sembrare un normalissimo dramma familiare in un indefinito territorio cinematografico.

Un evento a sorpresa di cui è comunque bene non rivelare troppi dettagli, in quanto inaspettato risvolto di sceneggiatura dai toni fortemente surreali che consente addirittura a Lamb di sfiorare l’horror di stampo underground. Man mano che, tra lenta narrazione divisa in capitoli e silenzi in abbondanza, consente l’entrata in scena del personaggio di Pétur alias Björn Hlynur Haraldsson, fratello del protagonista, nonché ex pop star.

Un personaggio destinato ad imbattersi con la bizzarra novità in questione; mentre dialoghi ridotti all’osso e perennemente grigia atmosfera dominano quella che, impreziosita da ottimi effetti speciali, si rivela un’opera piuttosto atipica destinata a lasciare spazio a più interpretazioni.

Un’opera che, impreziosita oltretutto da uno spiazzante epilogo ancor più fiabesco della storia posta al suo centro, nel tirare in ballo l’accettazione del diverso sembra voler offrire una riflessione riguardante la bestialità dell’essere umano e la sensibilità della bestia.

 

 

Francesco Lomuscio