In blu-ray l’atipico mix di mostruosità e dramma intimista Border – Creature di confine

Sorta di ibrido che guarda al cinema fantasy come anche al dramma più intimista, senza che l’uno sovrasti l’altro, è approdato nelle sale cinematografiche italiane nel Marzo 2019 Border – Creature di confine, tratto da un romanzo scritto dal John Ajvide Linqvist che già nel 2008 fu fonte d’ispirazione per il chiacchieratissimo Lasciami entrare di Tomas Alfredson, horror vampiresco che inscenava una storia d’amore tra due adolescenti in una Svezia glaciale, dentro e  fuori.

Border – Creature di confine è un film che dal primo impatto sembra voler scaturire la sua natura in una narrazione prettamente realistica, salvo però annidare ogni singolo riferimento alla fantasia scandinava tempestata di mostri ed esseri dell’altro mondo.

Diretto dal cineasta di origini iraniane Ali Abbasi, il lungometraggio pone al proprio centro l’agente della dogana Tina (Eva Melander), donna che esercita la sua professione grazie ad un istinto particolare, considerando che possiede la facoltà di avvertire nelle persone tutte le loro sensazioni, annusandoli come fosse un segugio.

Un giorno incrocia il suo cammino con quello del misterioso Vore (Eero Milonoff), il quale sembra avere qualcosa in comune con Eva e mette in grande crisi le qualità particolari della guardia di confine; ma più lei gli si avvicina, più scopre molte cose del proprio passato, venendo anche a conoscenza di dettagli appartenenti a quella vera natura che le ha regalato queste particolari doti.

Presentato al Festival di Cannes 2018, dove è stato insignito del premio come miglior film nella sezione Un certain regard, Border – Creature di confine è un’opera a dir poco particolare, in quanto Abbasi apre le danze con una descrizione dell’esistenza della protagonista Tina, interpretata da una Milonoff nascosta sotto pesante trucco, ricorrendo ad una narrazione asettica e tipica del cinema nordico; man mano lo script, firmato da lui stesso insieme a Lindqvist e Isabella Eklof, si districa in un paio di storie parallele, una riguardante la natura bestiale di Tina e Vore, l’altra che si concretizza in una sottotrama indagatrice.

Fino al momento in cui le due tracce si fondono in un racconto pregno di significati e desiderio di infrangere le regole, sfoggiando una morale relativa alla bestialità umana annidata in ogni persona e fondendo realismo scenico con concezioni che guardano contemporaneamente all’horror e al fantasy.

Sicuramente, un esperimento cinematografico difficile da dimenticare, soprattutto  per la maniera in cui Abbasi riesce a livellare determinati punti di vista agli antipodi, ovvero il fantastico e il veritiero, per un film che riesce a compiere il proprio dovere.

Parecchio fascino del tutto risiede nella presenza dei due mostruosi protagonisti, creati grazie all’apporto dei truccatori Göran Lundström e Pamela Goldammer (qui entrambi candidati agli Oscar), ma contribuisce non poco anche quella mitologia scandinava che si cela dietro le immagini, un culto che questa cinematografia ha sempre celebrato tramite pellicole di genere che mai sembrano distaccarsi dal mondo reale, nonostante gli argomenti trattati (ricordiamo anche il Trollhunter di André Øvredal).

Con il trailer quale contenuto speciale, è CG Entertainment (www.cgentertainment.it) a rendere disponibile su supporto blu-ray Border – Creature di confine.

 

 

Mirko Lomuscio