In blu-ray le avventure post-atomiche di Ken il guerriero – La trilogia

Verso i primi anni del 2000, dopo che era già passato molto tempo dal successo della nota serie televisiva, divisa in due capitoli, e da quello del manga d’origine, datato 1983 e firmato da Buronson e Tetsuo Hara, Ken il guerriero ha visto rinascere il proprio mito tramite un’operazione restyling mirata a rinnovarne tutta la magnificenza, in modo da abbracciare nuove generazioni di spettatori. Per la regia di Takahashi Watanabe, infatti, nel 2003 è spuntato Ken il guerriero – La trilogia, adattamento del romanzo datato 1996 intitolato Jubaku no Machi, sempre creato da Buronson e Hara.

Trattasi di una mini serie OAV divisa in tre mediometraggi della durata di circa un’ora ciascuno, in cui proseguono le gesta dell’eroe post-atomico (memore del Mad Max di George Miller), discendente della Divina scuola di Hokuto, dopo la conclusione avvenuta nell’ultimo episodio della serie tv.

Intitolato La città stregata, il primo racconta il ritorno di Kenshiro e del suo incontro con gli abitanti di Libertà, cittadina che oppressa dal terrore del capo e tiranno Sanga, intenzionato a dominare su chiunque imponendo la propria legge basata sulla morte di chi lo contrasta. Spetterà ovviamente all’eroe dalle sette stelle fermarlo e far sì che la pace torni nel posto, almeno fino al presentarsi di una nuova minaccia.

Infatti, in La tecnica proibita è Seiji, il figlio di Sanga, a dare filo da torcere a Libertà. E lo fa mentre Kenshiro si trova lontano, in cerca di una cura per Bista, ragazzino ferito a morte da Sanga stesso. Durante il suo tragitto, Ken fa la conoscenza di un gruppo di guerrieri chiamati Cliffander, i quali vivono in isolamento per tenere segreta la propria tecnica di combattimento; ma questi sono alla caccia di un loro ex componente che ha deciso di utilizzare la sua forza per scopi meno benefici, e costui è proprio Seiji.

In Quando un uomo si fa carico della tristezza i nodi vengono al pettine: una volta tornato in città, Ken fa la sconvolgente scoperta che tutto è sotto il potere del figlio di Sanga. Uno scontro sanguinario, quindi, è alle porte, ma, prima che tutto ciò accada, la stessa popolazione di Libertà entra in lotta, cercando di impossessarsi della fortezza che si erige tiranna su ogni abitazione circostante.

Ammettiamolo: di Ken il guerriero non se ne ha mai sazi e ogni sorta di operazione derivata dal genio di questo manga è sempre ben accetta, che sia trattata con i crismi del mito cristologico (le citate serie tv) o con un certo pizzico di ironia (la serie prequel Ken il guerriero – Le origini del mito).

Ken il guerriero – La trilogia rappresenta un ulteriore passo avanti, grazie a  quello sguardo sempre più crudo sul mondo violento descritto e all’utilizzo di un’animazione atipica, innovativa, che mescola tecnica classica con parentesi tridimensionali, sovrastando sfondi e scenografie oltre l’immaginabile.

In mezzo a tutto ciò, il realismo della brutalità descritta, fulcro dei temerari combattimenti dell’imbattibile protagonista, più un pizzico di sensualità femminile (basti vedere la molestia subita dalla giovane Sara da parte di Seiji), stavolta mostrata più del dovuto. Preparatevi perché nuove sorprese vi attendono in questa trilogia. Sconvolgenti scoperte come anche altrettanto sensazionali emozioni pulsano in questa operazione restyling, trasmessa per la prima volta in Italia nel 2005, su MTV.

Edito in blu-ray da Koch Media e Yamato Viedo nella sempre più ricca collana Anime Factory, Ken il guerriero – La trilogia viene proposto in un elegante slipcase cartonato comprendente diversi contenuti speciali: diciassette minuti di incontro con Buronson, Gackt (doppiatore) e Tetsuo Hara, dodici di intervista allo stesso Gackt durante il doppiaggio, sei di conversazione con il wrestler Magnum Tokyo e sei con il musicista Yasuharu Takahashi. Senza contare sigla di apertura (intitolata Lu:na) e di chiusura (intitolata Oasis), sia con traduzione italiana che testo in romaji.

 

Mirko Lomuscio