In blu-ray l’irriconoscibile Christian Bale di Vice – L’uomo nell’ombra

Se è vero che, a volte, in politica, vi sono figure che sembrano valere meno di altri personaggi di spicco ma che hanno saputo, in realtà prendere decisioni più incisive rispetto a chi comanda, la Settima arte non poteva certo lasciarsi sfuggire Dick Cheney, ex vice presidente che ricoprì questa carica nel periodo di George W. Bush e di cui viene raccontata la storia in Vice – L’uomo nell’ombra, disponibile su supporto blu-ray grazie a Eagle pictures.

Uomo glaciale dalle innumerevoli doti di ammaliatore e con una reputazione che per molti parla da sé, tra decisioni militari e finanziarie, ad incarnarlo sullo schermo è un irriconoscibile Christian Bale incredibilmente ingrassato e che aggiunge, quindi, una nuova memorabile prova (giustamente candidata agli Oscar) alla sua camaleontica galleria; affiancato dagli altrettanto camuffati Amy Adams (è la moglie Lynn Cheney), Steve Carell (è il collega Donald Rumsfeld) e Sam Rockwell (è George W. Bush).

Un pugno di grandi attori alle prese con un pezzo di storia americana sotto la direzione di Adam McKay, cineasta principalmente legato alla commedia (il dittico Anchorman e Fratellastri a 40 anni nella filmografia), ma recentemente votatosi ad un cinema più impegnativo e sociale se consideriamo che si è occupato de La grande scommessa, che gli ha consentito di portare a casa un Academy Award per la migliore sceneggiatura non originale.

Academy Award che Vice – L’uomo nell’ombra, invece, si è guadagnato nella categoria relativa al trucco, inscenando oltre due ore e dieci di visione destinate a prendere avvio alla fine degli anni ’60, con un Cheney in cerca di una propria dimensione professionale, alla ricerca di un’occupazione che lo possa completare come uomo, cosa che la moglie Lynn desidera più di ogni cosa.

E fatale è l’incontro con Rumesfeld, il quale lo inserisce nello staff della presidenza Nixon, facendogli così intraprendere una carriera che lo accompagna per decenni, salendo sempre di grado, fino a divenire, appunto, il vice presidente degli Stati Uniti al fianco di George W. Bush.

Una posizione da cui Dick ha modo di tirare le fila come vuole, andando addirittura incontro alla tragedia dell’11 Settembre 2001 con un piano preciso, ma molto improvvisato.

Al servizio di una vicenda ricca di parentesi amare e simboliche, frazioni di vita che descrivono quest’individuo mai abbastanza definibile come un vero e proprio squalo pronto a tutto, personaggio cardine di tanti tragici eventi accaduti nella storia (non solo americana) degli ultimi decenni, guerra in Iraq in primis.

Un film sorretto da una scrittura a tratti perfetta curata da McKay stesso, il quale, provenendo da titoli da ridere interpretati da Will Ferrell (tra l’altro produttore di Vice – L’uomo nell’ombra), non dimentica di infarcire l’insieme d’ironia, ricorrendo ad un sarcasmo che fa sempre bene quando si raccontano pagine drammatiche che si celano, da sempre, dietro i volti politici.

Con sezione extra costituita da trailer, due scene eliminate e un cortometraggio in bianco e nero che fa da prequel al lungometraggio.

 

 

Mirko Lomuscio