In blu-ray Marco Giallini è Il principe di Roma, diretto da Edoardo Falcone

Con il trailer e otto minuti di dietro le quinte quali contenuti speciali, approda in blu-ray per Plaion pictures e Lucky red Il principe di Roma, ritorno dietro la macchina da presa, nel 2022, per l’Edoardo Falcone regista di Se Dio vuole Questione di karma, un anno dopo il sottovalutato Io sono Babbo Natale, ultimo lungometraggio interpretato dal grande Gigi Proietti.

Un film che decide di ambientare nella Roma del 1829 cucendo su misura per il calibrato Marco Giallini un ruolo da protagonista chiaramente memore del Marchese Del Grillo sordiano, al fine di raccontare una trama pregna di creatività e ricostruzione storica guardando sia al cinema di Luigi Magni che alla magia di Canto di Natale di Charles Dickens.

Le vicissitudini narrate sono quelle del nobiluomo capitolino Bartolomeo Proietti (Giallini), il quale, prossimo a sposarsi con una donna aristocratica, Domizia (Liliana Bottone), deve recuperare una certa somma di denaro da donare al padre della ragazza: il principe Accaramboni (Sergio Rubini). Nel tentativo di trovare le monete di cui ha bisogno, Bartolomeo deve fare i conti con la propria avarizia e il suo egoismo, andando incontro alla magia di Roma e dei fantasmi che la stessa città nasconde; e, tra passato, presente e futuro, intraprenderà un viaggio fantastico destinato a metterlo sulla retta via.

Con un pizzico di fantasia che nel nostro cinema del XXI secolo non è mai abbastanza presente, Il principe di Roma si presenta agli occhi dello spettatore italiano in tutta la sua intelligente realizzazione, portando in scena un’opera caratterizzata da grande senso della narrazione e della scrittura, non esente da un utilizzo, minimo ma efficace di effetti digitali.

Falcone porta sorprendentemente alla luce uno dei titoli più interessanti del recente panorama tricolore guardando all’intrattenimento nostrano di una volta, (quello uniformato dal cinema del citato Magni, in poche parole) e gettando nel mezzo una morale degna della migliore tradizione favolistica del caso; in modo da rendere omaggio, al contempo, alla tradizione capitolina fatta di un passato popolato da personaggi come Beatrice Cenci, Giordano Bruno e Papa Borgia.

Accanto all’ottimo Giallini, sì memore di un Alberto Sordi o Nino Manfredi qualsiasi, ma in grado di uniformare il suo Bartolomeo con un tocco tutto personale, ne Il principe di Roma troviamo un Rubini in versione aristocratica, Giulia Bevilacqua, Andrea Sartoretti, Filippo Timi, Denise Tantucci e Giuseppe Battiston. Un pugno di grandi attori che portano calore e vita in quest’operazione che ha il pregio non da poco di prendere forma tramite l’utilizzo di un comparto tecnico notevole (da menzionare la fotografia di Fabio Zamarion, le scenografie di Paola Comencini e i costumi di Mary Montalto).

 

 

Mirko Lomuscio