In blu-ray Orphan: First kill, prequel del thriller Orphan

Il sempre più ricco catalogo di Midnight Factory, collana di Plaion pictures dedicata all’horror, si arricchisce ulteriormente con la limited edition blu-ray – disponibile nello store FanFactory – di un inedito cinematografico decisamente atteso dai fan del genere: Orphan: First kill, prequel dell’ottimo Orphan diretto nel 2009 da Jaume Collet-Serra.

È infatti nell’Estonia del 2007 che apre le danze questo secondo lungometraggio a firma, però, di William Brent Bell, regista dell’esorcistico L’altra faccia del diavolo e del dittico The boy.

L’Estonia dove, in un istituto psichiatrico, ritroviamo Isabelle Fuhrman nei panni della sanguinaria Esther, che, adottata come orfana, nel capostipite, da una coppia fresca della perdita del bimbo che la mamma di turno portava in grembo, prima della sorprendente rivelazione finale avevano tutti probabilmente creduto potesse essere posseduta da qualche entità demoniaca.

La Esther che, senza perdere tempo, mette in atto una fuga con tanto di cadaveri da lasciare a terra, ricordando da un lato determinate imprese della bambola assassina Chucky, dall’altro l’analoga evasione concretizzata dallo stermina-famiglie del sottovalutato Il patrigno 2.

Fuga dopo cui non trova di meglio da fare che andare in America spacciandosi per la figlia misteriosamente scomparsa quattro anni addietro di una famiglia benestante costituita dall’adolescente Gunnar alias Matthew Finlan e dai genitori Allen e Tricia, ovvero Rossif Sutherland e Julia Stiles.

Famiglia al cui interno, ovviamente, non manca di pensare di cominciare a portare scompiglio; mentre in agguato c’è anche un detective, come in buona parte dei thriller che si rispettino.

Ma Orphan: First kill non si riduce ad essere l’ennesimo capitolo di una saga dell’orrore in fotogrammi volto a riportarne in scena il boogeyman protagonista per renderlo artefice della consueta mattanza proto-slasher; in quanto, sebbene gli spargimenti di liquido rosso non risultino affatto assenti nel corso della quasi ora e quaranta di visione, lo script riserva un inatteso colpo di scena che, posto a metà film, spiazza lo spettatore addentrandolo in una vicenda dai risvolti probabilmente molto diversi rispetto a quelli che si aspettava.

Un colpo di scena di cui non si può assolutamente accennare nulla per far sì che non vengano fornite anticipazioni destinate a rovinare la fruizione; man mano che, tra la storica Maniac di Michael Sembello inclusa nella colonna sonora e un ratto in agguato, il tutto prende efficacemente forma alla maniera di un prodotto di tensione in vecchio stile approdante ad un confronto finale su tetto di casa in fiamme.

Con il trailer italiano di Orphan: First kill a fare da contenuto extra al disco in alta definizione, comprensivo oltretutto di booklet all’interno della custodia amaray inserita in slipcase cartonato.

 

 

Francesco Lomuscio