In blu-ray scontri razziali sul filo della tensione in American skin di Nate Parker

Opera numero due del nuovo astro del cinema afro Nate Parker, interprete di The great debaters – Il potere della parola al fianco di Denzel Washington e regista nel 2016 dell’ambizioso The birth of a nation – Il risveglio di un popolo, storia dello schiavo Nat Turner (col volto dello stesso Parker), American skin approda in blu-ray sotto il marchio Eagle pictures.

Sulle strade di Los Angeles, un film che parla di una piaga razziale ormai arcinota in quelle zone, ovvero quella rappresentata dal rapporto tra le forze dell’ordine e la comunità di colore, che ha portato spesso a risultati tragici e conseguenze sempre più estreme.

La storia raccontata è quella di Lincoln Jefferson, incarnato dal regista stesso, veterano di guerra di colore che vede il suo quattordicenne figlio perire accidentalmente sotto i colpi di un’arma da fuoco brandita dall’agente Mike Randall (Beau Knapp). Distrutto dal dolore, il genitore sente innanzitutto di dover riportare questi fatti in un documentario diretto dallo studente Jordin King (Shane Paul McGhie), per poi andare oltre, compiendo il più folle dei gesti: prendere in ostaggio l’intero dipartimento di polizia con l’aiuto di un gruppo di fidati amici ed ex commilitoni, pretendendo di ottenere quel processo che mai la giustizia gli ha consentito di avere e minacciando di morte chiunque gli si metta contro. Il tutto mentre la camera di King riprende senza sosta.

Chi ricorda il nome di Rodney King non può dimenticare quel 3 Marzo del 1991 in cui venne malmenato da diversi agenti del Los Angeles Police Department, testimoniando un clima che ha visto sempre più sopraffare i diritti umani sotto la costante presenza di una legge violenta, che fosse di strada o voluta dagli alti vertici, a suon di vittime innocenti, con o senza divisa.

Con American skin Parker porta un processo mediatico all’attenzione di tutti, alternandosi tra soggettive da POV e pura fiction d’intrattenimento nel citare oltretutto un paio di capisaldi del cinema diretti dal grande Sidney Lumet: La parola ai giurati e Quel pomeriggio di un giorno da cani. Più qualche riferimento al John Q. di Nick Cassavetes, di cui fu protagonista il sopra menzionato Washington.

Ne esce un prodotto arrabbiato e senza fronzoli, che sconvolge alzando il tiro sul filo della tensione attraverso i rapporti tra i suoi tesissimi personaggi, faccia a faccia con la dura realtà di determinati fatti. E Parker getta nel calderone quanto di più ideologicamente possibile a riguardo, parlando di qualsiasi comunità losangelina, che sia afro o ispanica, e mettendola a confronto con la realtà della legge umana, che non è quella dei palazzi distrettuali.

In novanta minuti di durata, quindi, American skin riesce a dire di tutto e di più, impreziosito da forti interpretazioni (diligente Parker, ma il meglio lo dà Theo Rossi nel ruolo dell’agente Dominic Keys) fino all’improvviso finale pessimista.

Trailer originale nella sezione extra del disco.

 

 

Mirko Lomuscio