In blu-ray They talk, l’horror made in Italy con Rocío Muñoz

Visto nelle sale cinematografiche a fine Luglio 2021, approda in blu-ray, sotto il marchio CG Entertainment (www.cgentertainment.it), They talk, che segna il ritorno all’horror per Giorgio Bruno, dopo la parentesi action rappresentata da Hard night falling.

Un horror diverso dal precedente diretto dal giovane cineasta catanese, ovvero lo zombie movie Almost dead completamente ambientato all’interno di un’automobile in panne; in quanto, forte di un budget decisamente superiore, la oltre ora e mezza di visione in questione gode di spazi aperti e maggior numero di location.

Del resto, sono soprattutto affascinanti boschi a fare da scenografia alla vicenda in cui troviamo coinvolto il tecnico del suono Alex che, interpretato dallo svedese Jonathan Tufvesson, durante le riprese di un documentario registra casualmente voci sinistre, non umane, che stanno a quanto pare cercando di metterlo in guardia da qualcosa, o da qualcuno. Un evento che lo spinge ad andare a cercare di scoprire il significato di quelle parole, facendo riaffiorare persone ed eventi misteriosi legati al suo passato; man mano che una minacciosa onda nera e lugubre inizia a tormentarlo.

Perché, con un primo colpo di scena collocato dopo una situazione di lenta attesa di oltre tre quarti d’ora, possiamo affermare che sia una tipologia di storia sulla scia di quella posta al centro del cult The Blair witch project – Il mistero della strega di Blair a fare da soggetto a They talk; ma, fortunatamente, al posto della abusatissima strada del found footage si sceglie la narrazione cinematografica classica. E, fin dalla cantilena infantile d’apertura che non può fare a meno di richiamare alla memoria l’inquietante “Noi ti avremo, non ci sfuggirai” de La casa di Sam Raimi, Bruno non manca di sfoggiare tutta la propria passione cinefila nei confronti del genere.

Se vogliamo, infatti, con la Rocío Muñoz di Natale da chef e il veterano Hal Yamanouchi inclusi nel cast, il plot sembra quasi omaggiare l’idea di partenza de La casa 3 – Ghosthouse di Umberto Lenzi, senza comunque emularne la struttura slasher.

Anche se splatter e uccisioni non risultano affatto assenti in They talk, che, impreziosito dall’ottima fotografia di Rocco Marra, gode di un look decisamente internazionale; dimostrando come, nell’Italia da grande schermo del XXI secolo, sempre più dominata da commedie e drammi a sfondo sociale, sia ancora possibile sfornare prodotti di paura esportabili come accadeva ai tempi in cui il buon vecchio Quentin Tarantino svolgeva l’attività di commesso in videoteca.

Con breve backstage e clip dell’attrice Margaux Billard al trucco nella sezione extra del disco.

 

 

Francesco Lomuscio