Distribuito nelle sale cinematografiche italiane nell’estate 2024, viene reso disponibile da Warner Bros Home Entertainment su supporto blu-ray Trap, il discusso thriller diretto dal cineasta di origini indiane M. Night Shyamalan, autore di The sixth sense – Il sesto senso e Split.

Cineasta che, come di consueto, si ritaglia un cameo stavolta nei panni dello zio della cantante Lady Raven, incarnata nientemeno che dalla figlia Saleka Shyamalan, realmente musicista di professione.

Sono infatti suoi i brani che costituiscono la colonna sonora di Trap, che prende avvio, appunto al concerto di Lady Raven dove la giovanissima Riley alias Ariel Donoghue viene accompagnata dal padre Cooper, cui concede anima e corpo un Josh Hartnett decisamente convincente.

Concerto che scopriamo essere, in realtà, una trappola organizzata al fine di catturare l’imprendibile e pericolosissimo serial killer conosciuto come il Macellaio, nascosto proprio in mezzo al foltissimo e scatenato pubblico.

E, supportato dal serrato montaggio a cura di Noëmi Preiswerk, Shyamalan si rivela come al solito abile costruttore dell’attesa, in questo caso generando una continua tensione che spinge continuamente lo spettatore a chiedersi cosa stia per accadere, fotogramma dopo fotogramma.

Una tensione giocata per tutta la prima parte della oltre ora e quaranta di visione sfruttando in un certo senso anche la sensazione di claustrofobia suggerita dall’interno rappresentato dall’edificio in cui si esibisce Lady Raven; man mano che ci si sposta anche al di fuori e che la narrazione si concentra su un vero e proprio gioco psicologico tra la artista e lo psicopatico ormai venuto allo scoperto.

Ma, con la sequenza del bagno in casa di quest’ultimo rientrante senza alcun dubbio tra quelle maggiormente tese dell’operazione, è bene non aggiungere altro a proposito di un plot che riserva continuamente sorprese, in modo da non rovinare il gusto di visionarlo a chi ancora non ne ha avuto modo.

Diciamo solo che, a differenza di quasi tutte le altre opere shyamalaniane, Trap non è un lungometraggio che sfrutta elementi fantasy e, soprattutto, non ricorre ad un twist ending, approdando, anzi, ad un finale aperto… più un’ultima ironica situazione posta durante lo scorrimento dei titoli di coda.

Con quatto minuti di making of, cinque riguardanti Saleka Shyamalan, tre scene eliminate e la versione di quella estesa della suonata al pianoforte nella sezione extra del disco.


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