In blu-ray un paterno Scott Adkins nell’action Legacy of lies

Indiscusso re dell’action moderno, l’inglese campione marziale Scott Adkins è un personaggio che, in qualità di comprimario di classe, mette a disposizione la propria fisicità e la prestanza fisica ad ogni tipo di prodotto cinematografico atto a divertire, che si tratti di lungometraggi d’azione (I mercenari 2), cinecomic (Doctor Strange) o, addirittura, commedie (Grimsby – Attenti a quell’altro).

Nel settore dell’home video, però, si è costruito una vera e propria carriera, grazie a pellicole in cui primeggia da protagonista, sfoggiando le proprie doti fisiche e una buona indole nella scelta dei progetti da interpretare.

Edito in blu-ray italiano grazie a CG Entertainment (www.cgentertainment.it), uno di questi è l’adrenalinico Legacy of lies, diretto da tale Adrian Bol (qui al suo terzo lungometraggio) e che lo vede alle prese con un complicato intrigo politico destinato a mettere a repentaglio anche la sua vita familiare.

Adkins è l’ex agente della MI6 Martin Baxter, ritiratosi a causa di un grave incidente che, durante una pericolosa operazione, ha portato sua moglie alla morte e che ora, quindi, vive solo insieme alla figlia Lisa (Honor Kneafsey), partecipando ad alcuni combattimenti clandestini e lavorando come buttafuori in un locale. Ma improvvisamente il passato torna a farsi vivo, gettandolo nel mezzo di una pericolosa cospirazione.

E, dopo aver incrociato una giornalista di nome Sasha (Yuliia Sobol), sia l’Intelligence britannica che quella russa vogliono che Martin consegni dei fascicoli segreti, altrimenti Lisa, rapita dal KGB, verrà uccisa. Avrà solo ventiquattro ore di tempo per portare a termine l’incarico, correndo a perdifiato e combattendo con chiunque tenterà di ostacolarlo.

Senza deludere minimamente i suoi fan, Adkins ci regala quindi con Legacy of lies un’altra sua performance a suon di imprese acrobatiche e senso dell’azione, azzardando nel mezzo anche ad un’interpretazione non priva di momenti toccanti, soprattutto quando si tratta di lasciar emergere il lato paterno del suo Martin.

Il regista Bol, memore di una tradizione di film che miscelano dramma e action, con aggiunta di un pizzico di sano genere spionistico, gestisce la sua opera ricorrendo ad un ritmo calibrato, in modo che lo spettatore s’immerga in una visione pregna di adrenalina e colpi di scena, fino ad una conclusione ad effetto.

Legacy of lies, quindi, testimonia come Adkins sia senza dubbio uno dei veri eredi della celluloide d’azione che fu, ricca di facce dure e personaggi altrettanto inossidabili, la cui sola presenza sapeva riempire bene lo schermo rendendo anche giustizia al livello di credibilità.

Il trailer fa da contenuto speciale al disco in alta definizione.

 

 

Mirko Lomuscio