Un elemento tipico della cara e vecchia Commedia all’italiana è stato, senza alcun dubbio, quello della coralità, ovvero il radunare quanti più attori di richiamo per un’opera strutturata, magari, in episodi.
E fu proprio ragionando in questa maniera che, nel 1954, il regista Giorgio C. Simonelli riuscì quindi a mettere insieme un cast di nomi noti per suo Accadde al commissariato, incentrato su svariate vicissitudini di denunce emesse al cospetto di un commissario professionista quanto tartassato dalla quotidianità del proprio lavoro, interpretato da un superlativo Nino Taranto. Quattro sono le storie che gli vengono raccontate e che dovrà fare in modo di risolvere in men che non si dica.
Nella prima abbiamo un gruppo di avanspettacolo in vena di denuncia nei confronti del suo amministratore e della soubrette, fuggiti con i soldi della cassa.
Poi si passa ai coniugi Luigi Giovetti (Walter Chiari) e Stefania Rocca (Lucia Bosè), non felicemente sposati, considerando che entrambi vivono anche storie clandestine; complice una pelliccia, però, il loro matrimonio sembra arrivare ad un capolinea, con tanto di denuncia da parte della donna.
Si prosegue con i tranvieri Paolo (Mario Riva) e Riccardo (Riccardo Billi), i quali, approfittando dello sciopero dei mezzi, decidono di allestire una professione alternativa di trasporto, senza però fare i conti con altri colleghi che li scoprono.
Si conclude con il bizzarro figuro Alberto Tadini (Alberto Sordi), che esce di casa vestito in modo stravagante: infatti, nonostante la giacca, la cravatta e una valigetta alla mano, gira per le strade di Roma indossando una gonna e destando la curiosità di tutti i passanti, ai quali mostra poi il contenuto della ventiquattrore.
Gestito con la giusta leggerezza di una qualsiasi commedia tricolore degli anni Cinquanta, Accadde al commissariato è un prodotto pensato per le grandi masse dell’epoca mettendo al proprio servizio un gruppo di affiatati attori derivati per lo più derivati dal piccolo schermo, oltretutto servito dalla scrittura di un paio di nomi forti quali Ettore Scola e Ruggero Maccari.
Oltre al mattatore Taranto, commissario legato alla sua nuova auto parcheggiata proprio sotto alla finestra del proprio ufficio, si destreggiano in questa simpatica visione volti piacevoli come quelli del grande Chiari e del duo Billi e Riva, fino a giungere al supporto di Sua Maestà Sordi.
Inoltre, in Accadde al commissariato si alternano fugacemente si altri beniamini dello spettacolo di allora, da Carlo Dapporto ad Alberto Sorrentino, passando per Turi Pandolfini, Mara Berni, Lauretta Masiero, Carlo Romano e Anna Campori.
Con il trailer quale contenuto speciale, lo riscopre su supporto dvd Mustang Entertainment.
Mirko Lomuscio
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.