In dvd Africa ama e Magia nuda

Dopo Addio ultimo uomo, CG Entertainment (www.cgentertainment.it) rende disponibili su supporto dvd altri due documentari appartenenti alla serie confezionata negli anni Settanta da Alfredo e Angelo Castiglioni.

Serie iniziata con Africa segreta e che, conclusa attraverso Africa dolce e selvaggia, prima del citato quarto tassello ha incluso, infatti, gli adesso riscoperti Africa ama e Magia nuda, corredati di introduzione a cura di Davide Pulici della rivista Nocturno nelle rispettive sezioni extra.

 

Africa ama (1971)

Esiste nell’Africa primitiva l’amore romantico? È in questo mondo sempre più sconvolto dal progresso che si getta la macchina da presa, all’insegna di un viaggio attraverso i secolari costumi rimasti intatti. Un viaggio che, tra riti a base di sangue di montone e topi arrostiti e mangiati dai giovanissimi locali, si concentra in particolar modo sull’aspetto sessuale, sicuramente a causa del fatto che è stato concepito in un periodo in cui la Settima arte sfruttava non poco elementi sexy, in mezzo a commedie scollacciate e pellicole erotiche. Quindi, se da un lato abbiamo il consumo di hashish e la cura di malattie veneree ricorrendo ad un ferro incandescente, dall’altro non mancano di essere affrontate tematiche come la prostituzione e le conseguenze del tradimento. Man mano che, con incluse nel mucchio immagini di parto, la voce narrante di Riccardo Cucciolla ci accompagna in quasi un’ora e quaranta di visione che provocò, a quanto pare, non pochi svenimenti degli spettatori ai tempi della sua uscita nelle sale cinematografiche. E non risulta affatto difficile crederlo, in quanto, mentre ci rivela che il naso di cane sminuzzato e triturato è considerato un ottimo antidoto contro l’infedeltà coniugale e ci porta a conoscenza del culto del fallo, simbolo di fecondità e potenza cui le donne rivolgono quotidianamente preghiere, Africa ama non fatica nel conquistarsi la classificazione di uno dei maggiormente scioccanti ed estremi titoli appartenenti al filone dei mondo movie. È sufficiente citare gli impressionanti filmati riguardanti l’imenotomia, con gli insostenibili momenti dell’infibulazione.

 

Magia nuda (1974)

Su testo redatto, a quanto pare, dal popolare scrittore Alberto Moravia, Mac Mauro Smith fa da narratore a questo terzo documentario castiglioniano, dalla lunga gestazione (dovrebbe essere stato iniziato almeno un paio di anni prima del suo approdo sui grandi schermi) e interessato stavolta a concentrare lo sguardo sulle pratiche magiche ed esoteriche. Ma, tra lavaggio con urina di bovini e donne che si cimentano nell’allattamento al seno di cuccioli animali, l’aspetto che differenzia la oltre ora e mezza di visione in questione dagli altri capitoli della serie risiede nella scelta di non tirare in ballo esclusivamente quello che veniva chiamato allora il Continente nero, bensì di sguazzare anche altrove. Quindi, pur non mancando le consuete popolazioni primitive africane, che qui vediamo, tra l’altro, impegnate a cibarsi di fauna assortita (dai granchi, difficili da catturare a causa delle loro micidiali chele, ai bruchi di farfalla), si spazia dagli Indios dell’Amazzonia agli Indù di Ceylon; fino ai guaritori filippini e a sciamani assortiti. E, in mezzo a ragni velenosi incapaci di sopportare la luce del sole e fecondità intesa in qualità di dono più grande e fausto, Magia nuda non manca ovviamente di concedere spazio neppure a filmati dai contenuti decisamente shockanti. Senza rivelare troppo al fine di non rovinare il gusto di godere dell’opera a chi, fino ad oggi, non aveva ancora avuto modo di visionarla, anticipiamo soltanto che nell’agglomerato di fotogrammi sono inclusi un rito a base di gallina decapitata e agonizzante e, non ultime, operazioni chirurgiche eseguite a mani nude.

 

Francesco Lomuscio