Co-prodotto da Andrea Iervolino e Monika Bacardi, è disponibile in dvd grazie a CG Entertainment (www.cgentertainment.it) The humbling.
Diretto nel 2014 dal premio Oscar – per Rain man – L’uomo della pioggia – Barry Levinson e tratto dal libro di Philip Roth L’umiliazione, un film che analizza il ruolo di attore, un po’ come, nello stesso anno, fece Alejandro G. Inarritu con il suo Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza), anch’esso premiato dagli Academy Award.
Attore in questo caso prossimo alla terza età e che, interpretato dal grande Al Pacino, si chiama Simon Axler e non riesce più a trovare la voglia di un tempo nel dedicarsi al suo lavoro. Attraversando, quindi, una profonda crisi personale che lo porterà a determinate decisioni; seguendo, dopo l’abbandono della moglie, una terapia a cura del Dott. Farr (Dylan Baker). Mentre instaura un rapporto confidenziale con la giovane Peegen (Greta Gerwig), una ragazza omosessuale figlia dei vicini di casa. Un legame particolare in cui si sente sempre più coinvolto, nonostante i parecchi anni differenza di età. E, inevitabilmente, non tutto sembrerà andare per il verso giusto.
Leggero e piccolo prodotto indipendente che, con un tenero sguardo di sincerità, osserva la decadenza di un artista ricco di esperienza, The humbling è un’opera introspettiva che si basa sulla teatralità del suo copione, steso dal compianto Buck Henry e da Michal Zebede con grande dovizia. Un’opera che mette su schermo l’incontro/scontro tra figure diverse sia per età che per personalità, ricorrendo ad uno sviluppo accattivante e dagli effetti tragicomici.
La pienezza del grande Pacino, coinvolto anche come produttore, la si avverte fotogramma dopo fotogramma; man mano che duetta affiatatamente con la Gerwig senza mai perdere di vista l’evoluzione del suo personaggio volto a giungere ad una “ridicola” situazione esistenziale, ma unica ancora di salvezza dalla propria crisi personale.
Levinson, cineasta poliedrico e che ha saputo dare un contributo in qualsiasi genere, con The humbling intende portare a compimento un film che vive di teatro, nonostante la presenza della macchina da presa, fondendo lo stesso con quegli elementi interessanti della vita che, da sempre, hanno ispirato l’arte del recitare. O, meglio ancora, del creare copioni.
Oltre alla presenza dei due attori protagonisti, il cast include Dianne Wiest e Dan Hedaya (i genitori di Peegen), Charles Grodin (l’agente di Simon) e Kyra Sedgwick (Louise, una ex di Peege).
Mirko Lomuscio
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