In dvd Alberto Sordi e il calcio con Il presidente del Borgorosso Football Club

Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) edita su supporto dvd Il presidente del Borgorosso Football Club, che, dopo una invidiabile carriera tempestata di caratteri forti e divertenti, portò nel 1970 il grandissimo Alberto Sordi a cimentarsi un argomento non poco caro all’Italia: il calcio.

Sotto la regia del Luigi Filippo D’Amico che già lo diresse in Bravissimo e nel collettivo I complessi (nel quale diedero vita all’episodio Guglielmo il dentone), il mitico protagonista di Un americano a Roma sfoggia tutta la propria magnetica presenza scenica per ironizzare sul coinvolgimento emotivo che gli abitanti dello stivale più famoso del globo lasciano emergere senza esitazioni ogni volta che assitono ad una partita di pallone.

E lo fa vestendo i panni del mite Benito Fornaciari, impiegato del Vaticano che finisce presto risucchiato da un mondo a lui sconosciuto come, appunto, quello del calcio. Suo padre Libero (sempre Sordi), infatti, padrone di un Football Club nella Romagna, il Borgorosso, una volta deceduto gli cede squadra e ditta di vigneti. Con il risultato che, inizialmente distaccato, Benito comincia ad affezionarsi sempre più al proprio ruolo di presidente e, al contempo, di allenatore, cercando di risollevare le sorti del Borgosso e di tentare di tutto pur di portarlo alla vittoria certa. Anche a costo di ingaggiare il campione Omar Sivori (nei panni di se stesso).

Cruccio italico per eccellenza, il calcio è un argomento che il buon Sordi non poteva certo lasciarsi sfuggire, tanto che ne Il presidente del Borgorosso Football Club porta in scena un personaggio caro al nostro immaginario, cavalcando l’onda delle mode cinematografiche (molte pellicole dalla tematica analoga sono state prodotte dopo questa, L’allenatore nel pallone in primis) e concretizzando un titolo che rientra tra i più emblematici in proposito.

Le vicissitudini di Benito sono ancora oggi attuali e ben riconoscibili nel contesto calcistico odierno, dimostrando come il film di D’Amico resti qualcosa di intramontabile, con quella vasta galleria di sagome che ruotano attorno a tale universo (il consigliere traffichino interpretato da Carlo Taranto, i vari improbabili tifosi come il prete Don Ragazzoni di Daniele Vargas).

E, ovviamente, a condire il tutto provvedono tante risate, battute folgoranti (senza dover precisare che sono sfoderate dal grande Sordi) e un pizzico di malinconico sguardo da parte nostra, che osserviamo Il presidente del Borgorosso Football Club con la consapevolezza che la semplicità dell’Italia di allora sia ormai lontana. Da preservare, però, proprio grazie a validi documenti filmici come questa commedia, fresca e sempre gradita, nonostante gli oltre cinquant’anni che si porta sulle spalle.

 

Mirko Lomuscio