Direttamente dalla Norvegia, dopo il trionfo ottenuto al Festival di Cannes 2021 e le conseguenti nomination agli Oscar del 2022 (miglior film internazionale e miglior sceneggiatura originale), La persona peggiore del mondo di Joachim Trier (regista del thriller Thelma) approda in dvd grazie a CG Entertainment (www.cgentertainment.it), con tutta la sua originalità narrativa nel raccontare una storia moderna dal punto di vista di una protagonista singolare, soprattutto dirompente e rivoluzionaria nel mostrarsi nella propria irruenta semplicità.
Interpretata da Renata Reinsve, premiata come miglior attrice a Cannes, la giovane Julie, sembra sapere cosa desideri dalla vita, tanto da condensare la sua esistenza in una solida storia d’amore con l’autore di graphic novel Aksel (Andres Danielsen Lie). Ma la vita è imprevedibile, come imprevedibile sembra essere il carattere di Julie, convinta di poter ottenere qualcosa di meglio per se stessa, tanto da spingersi oltre la propria relazione sentimentale: ad una festa fa la conoscenza dello sconosciuto Eivind (Herbert Nordrum) e se invaghisce perdutamente, convinta che dirottare il proprio cuore verso altre direzioni sia la migliore delle decisioni. Il destino le riserverà una lunga lezione di vita per il suo carattere ribelle.
Originale storia d’amore che rispecchia i glaciali tempi moderni, La persona peggiore del mondo propone al pubblico la vicenda di una protagonista femminile dalle forti tematiche, innovativa per la sua rappresentazione, ma anche azzardata per l’apparente assoluta mancanza di moralità. Una scelta voluta fortemente dal regista Triem, seppur finalizzata ad analizzare il contorno vuoto che circonda Julie.
Ed è proprio l’utilizzo di una sagoma così incisiva a fare la differenza in questo caso. Un espediente molto più intrigante di ciò che potrebbe sembrare in questo racconto mirato ad estrapolare tutto il dicibile del cinema nordeuropeo nell’analisi precisa dei sentimenti umani e di ciò che gli stessi smuovono nella nostra società odierna. Merito in particolar modo di uno script – a cura del regista stesso insieme ad Eskil Vogt – calibrato a regola d’arte che, diviso in dodici capitoli ben più prologo ed epilogo, riesce ad infondere tutto questo fascino; mentre la Reinsve dà carattere ad un personaggio a suo modo emblematico, riuscendo a lasciar emergere ambiguità e insicurezza di fondo grazie ad una espressività sottile e significativa.
Qualcuno lo ha definito una sorta de Il favoloso mondo di Amélie in versione moderna, “senza filtri per le nuove generazioni”, e non poteva esservi definizione migliore per La persona peggiore del mondo, che rispecchia degnamente la complessità sentimentale che vivono i nostri tempi.
Trailer nella sezione extra.
Mirko Lomuscio
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