Direttamente dalla Cina, arriva in dvd per Blue Swan Entertainment Creation of the Gods 1: Kingdom of storms, primo capitolo di una saga fantasy che, seguendo la tradizione lanciata dalla trilogia jacksoniana de Il Signore degli anelli, ha battuto i record di incassi nel Sol Levante.

Tra immagini epiche e scontri all’arma bianca, Creation of the Gods 1: Kingdom of storms, tratto da un romanzo di Zhong-lin Xu, è stato già salutato in tutto il mondo come la versione cinese della popolare serie televisiva Il trono di spade, grazie alla sua ambientazione che mescola elementi fantasiosi ad un realistico contesto storico.

Regista de I cacciatori di tesori – La leggenda perduta, Wuershan aggiunge poi al tutto una spruzzata di romanzato coadiuvata da immancabile violenza grafica in questo primo capitolo che ci porta nel suo mondo antico, dove magia e realtà si fondono sullo sfondo di una guerra all’ultimo sangue tra casate il cui unico obiettivo è prendere il potere e salire al trono.

Un tempo la magia e gli uomini convivevano armoniosamente, fino al giorno in cui il regno cadde nel caos e un tiranno venne posto al di sopra di tutto, con un susseguirsi di complotti, assassinii e intricate trame nel mezzo di misteri ancestrali e leggende da spezzare.

Numerosi sono i personaggi che si muovo in questo contesto, da Re Shou (Kris Philips) all’anziano monaco Jiang Ziya (Huang Bo), più i suoi due giovani nipoti-discepoli, tra i quali Yang Jian (Ci Sha), tutti forniti di grandi doti combattive; fino ad arrivare alla giovane Su Daji (Naran), il cui padre sovrano è Su Hu di Jizhou (Ashton Xu). Quest’ultimo caduto vittima della brama sanguinaria di Re Shou. Un campionario di figure all’inseguimento di un’antica pergamena capace regalare forti poteri a chiunque ne entri in possesso.

Con immagini superbamente suggestive e una trama ricca di intrighi e parentesi piuttosto violente, quindi, Creation of the Gods 1: Kingdom of storms mantiene ciò che promette già dai primissimi fotogrammi, portandoci nel mezzo di un’epopea fantasy senza alcuna paura di essere confrontato ad altri capisaldi del genere, dimostrando così che anche in Cina vi è modo di rielaborare sapientemente materiale simile.

Non cosa nuova da quelle parti, se pensiamo per esempio alla saga di Storie di fantasmi cinesi, ma con questa serie diretta da Wuershan ci rendiamo ulteriormente conto di quanto possa estendersi a livello spettacolare tale approccio alla letteratura fantasy del caso, tirando in ballo anche senso dell’onore cavalleresco e sottotrame dal gusto shakespiriano.

E lo spettatore occidentale non può fare altro che appassionarsi, rimanendo magari col fiato sospeso in attesa dell’annunciato proseguimento intitolato Creation of the Gods 2: Demon force.


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