In dvd il violentissimo prison movie Cell Block 99 – Nessuno può fermarmi con Vince Vaughn

Autore che si sta facendo strada nel panorama cinematografico, S.Craig Zahler è un regista che fa parlare di sé, in quanto creatore nel 2015 di un cult western come il singolare Bone Tomahawk, opera prima che mescolava una semplice storia di frontiera con reminescenze da film cannibalistico, tutto condito da una visone alquanto cruda, tra scene violente ed altre sconvolgenti.

Tramite la sua seconda prova questo provetto genio in erba dalle scelte variegate (suo lo script del prossimo reboot dedicato alla saga horror Puppet master) decide di volgere il proprio sguardo al crime carcerario, mettendo in piedi una storia fatta di uomini allo sbando e codici morali dietro le sbarre.

Utilizzando per protagonista un Vince Vaughn lontano anni luce dai suoi ruoli brillanti, Cell Block 99 – Nessuno può fermarmi è, quindi, un lungo e intenso racconto per immagini che segue le gesta di un personaggio borderline, abitante delle periferie americane e, per questo, facente parte di una logica esistenziale votata al crimine.

Lui è Bradley Thomas, ex pugile, che di punto in bianco, perde il lavoro e vede il suo matrimonio con Lauren (Jennifer Carpenter) finire totalmente in crisi; per poi cominciare ad intraprendere una carriera da spacciatore con notevole successo, che lo porta ad una propria stabilità esistenziale.

Fino al momento in cui viene arrestato per via di una sparatoria, trovandosi, di conseguenza, a dover scontare una lunga pena in un carcere di massima sorveglianza; dove è costretto a fare di tutto pur di salvarsi, anche compiere gesti estremi per il bene della propria famiglia.

Seguendo una lunga tradizione di prison movie, genere che andava per la maggiore negli anni Settanta, Zahler realizza il suo Cell Block 99 – Nessuno può fermarmi privilegiando un senso estetico ispirato a quel decennio andato, ma testimoniato non dall’utilizzo di scenografie ricercate e fotografia retrò, bensì seguendo di pari passo i suoi protagonisti sempre veritieri e mai scontati, per nulla stereotipi di un gioco registico che vorrebbe essere meramente citazionista.

Il regista basa la sua visione su un suo script dettagliato e incentrato esclusivamente sulle gesta del protagonista, un Vaughn concentratissimo e mai così intenso, in modo da poter uniformare l’intera vicenda attraverso il punto di vista di Bradley, criminale dalle intenzioni dirette e fornito di un proprio codice morale.

Il risultato è un piccolo classico del genere carcerario moderno a cui si accoda l’intenso La fratellanza di Ric Roman Waugh e che è puro cinema energico e introspettivo, sfociante  nella violenza più cruda e realistica del caso.

Rispettivamente nei panni di un legale che lavora per la malavita e di uno spietato carceriere, completano il cast i veterani Udo Kier e Don Johnson.

Edito in dvd da Universal, con un documentario speciale di  quattordici minuti nella sezione extra.

 

 

Mirko Lomuscio