In dvd il western ironico Cat Ballou, con Jane Fonda e un Lee Marvin da Oscar

Nel 1965, proprio mentre il cinema western stava percorrendo diverse strade che lo avrebbero portato alla fine del mito americano (L’uomo che uccise Liberty Valance di John Ford è di tre anni prima) e all’alba di una nuova ottica in arrivo dalla nostra Italia (Sergio Leone era nel pieno della sua creazione della trilogia del dollaro), a rappresentare una via alternativa fu il ricorso ad un pizzico d’ironia inserita in mezzo a pericolose lande popolate da pistoleri e criminali.

Un esempio concreto di tale scelta fu Cat Ballou, guardando al tempo stesso al cinema western e al musical, con numeri cantati per introdurre la leggenda della pistolera protagonista.

Interpretata da una giovanissima Jane Fonda, la nemica pubblica in questione è tale Catherine Ballou, cui viene ucciso il padre a sangue freddo e che decide quindi di impugnare una pistola e di vendicarsi a modo proprio, divenendo presto una ricercata ed entrando a far parte di un gruppo di scalmanati pistoleri. Tra questi il gran bevitore Kid Shellen, interpretato da un Lee Marvin insignito del premio Oscar come miglior attore.

Un film tratto da un romanzo di Roy Chansor dai connotati altamente drammatici, ma che gli sceneggiatori Walter Newman e Frank Pierson trasformarono, appunto, in un prodotto leggero, regalando a Cat Ballou uno sguardo frivolo atipico per l’epoca, azzardando anche ad idee narrative che nel tempo sarebbero state citate pure in contesti lontani dal filone western (i menestrelli canterini che introducono la storia come una ballata sono omaggiati apertamente in Tutti pazzi per Mary di Bobby e Peter Farrelly).

Sotto la regia del valido Elliot Silverstein, nome cui dobbiamo un altro classico da frontiera quale è Un uomo chiamato cavallo, un lungometraggio che si affida ad un ritmo ancora oggi travolgente, rivelandosi non solo vincente nell’intuizione di introdurre pura comicità in un contesto che all’epoca ancora non la prevedeva, ma anche all’avanguardia (nel decennio successivo sarebbero arrivati i due film su Trinità e il Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks).

Incentivo non da poco, poi, è la forza travolgente di un cast in stato di grazia, con una Fonda bellissima e dalle doti recitative già consolidate e un Marvin istrionico più che mai, il quale è alle prese con il doppio ruolo di due personaggi agli antipodi come l’ubriacone Kid e il pericoloso Strawn, performance che gli fece agguantare – oltre al citato Oscar – un Orso d’argento al festival di Berlino.

Da segnalare, invece, nei panni dei menestrelli narranti, Stubby Kaye e Nat King Cole, quest’ultimo deceduto prima che Cat Ballou uscisse nelle sale.

Edito in dvd da Sony Pictures Home Entertainment in collaborazione con CG Entertainment (www.cgentertainment.it), corredato di sezione extra comprendente commento audio del cast, pubblicità dell’epoca e un documentario di dodici minuti intitolato La leggenda di Cat Ballou.

 

 

Mirko Lomuscio