Verso la metà degli anni Sessanta le spy story erano all’ordine del giorno nel mercato cinematografico, calcolando che all’inizio del decennio avevano fatto centro ai botteghini le prime avventure di James Bond 007. Quindi, per cavalcare il momento, in Italia Mario Cecchi Gori decise di contribuire nel 1965 al filone con un’operazione co-prodotta insieme a USA, Germania e Francia: La guerra segreta.
Titolo alquanto bizzarro e curioso, considerati sia il fatto che se ne è sempre parlato poco, sia la quantità di maestranze coinvolte.
Al timone di regia troviamo il nostro Carlo Lizzani, il francese Christian-Jaque (suo il successo di cappa e spada Fanfan la Tulipe), l’inglese Terence Young (artefice, appunto, dei primi film su 007) più, non accreditato, il tedesco Werner Klingler, mentre nel cast troneggiano Herny Fonda, Vittorio Gassman, Bouvril, Robert Ryan e Annie Girardot.
Ambientato durante la Guerra Fredda, il film prende avvio dall’arrivo del generale russo Dimitri Koulov (Fonda) a Berlino, dove è in fuga perché intenzionato a svelare agli americani un piano d’assalto segreto a discapito di due sottomarini atomici a stelle e strisce. Come se non bastasse, in Italia tentano di rapire uno scienziato nucleare; portarlo in salvo spetta al generale Bruce (Ryan) e all’agente italiano Ferrari (Gassman), andando di conseguenza incontro ad altri pericoli ed eventuali attacchi da nemici che li vogliono morti.
Opera intricata e intrigante, La guerra segreta è un titolo che gioca gran parte della sua riuscita sulla miscela di stili tirati in ballo durante la narrazione: tre punti di vista prettamente europei (quattro se calcoliamo quello del non accreditato Klingler) che si amalgamano in un racconto spionistico ricco di adrenalina e senso del ritmo, giocato sull’azione come anche sull’introspezione dei suoi numerosi personaggi.
Certo, abbiamo un atipico Gassman che, in vesti lontane da quelle a cui ci ha abituati nelle commedie, risulta comunque funzionale e sempre ironico; ma non dimentichiamo il contributo dei grandi Fonda e Ryan, più la bellezza della Girardot, la quale porta una traccia di rosa in una trama prettamente maschile. Completano il cast, poi, Mario Adorf, Robert Hossein, Maria Grazia Buccella, Jacques Sernas, Georges Marchal, Peter Van Eyck, Gabriella Giorgelli e Klaus Kinski, tutti ben assortiti e ottimamente in parte sotto la direzione dei loro registi.
Edito in dvd, nella sua versione integrale, grazie a Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it), quindi, La guerra segreta offre un modo alternativo di guardare alla spy story, tra desiderio di trattenere attraverso alzate di tensione e parentesi che provvedono ad alleggeriscono l’intero racconto pseudo-bellico.
Mirko Lomuscio
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