In dvd John Cassavetes e Peter Falk protagonisti de Gli intoccabili di Giuliano Montaldo

Autore dallo sguardo sempre rivolto verso determinati aspetti politici (fin dal suo esordio del 1961, Tiro al piccione, dove si parlava dei ragazzi della repubblica di Salò), Giuliano Montaldo ha avuto nel corso della sua carriera un momento di assoluto, come su può dire, “svago”, realizzando negli Stati Uniti un paio di pellicole d’intrattenimento: l’heist movie Ad ogni costo, datato 1967, e, soprattutto, l’abbastanza dimenticato Gli intoccabili (da non confondere con il gangster movie diretto da Brian De Palma nel 1987), un action che il regista genovese portò sui grandi schermi nel 1969.

Fa parte del cast un gruppo di attori forti dell’epoca, nomi che ancora oggi riecheggiano nel panorama cinematografico mondiale: il grande John Cassavetes, noto per lo più per la sua carriera registica grazie a titoli come Una moglie e Gloria – Una notte d’estate, ma capace anche di interpretazioni di gran classe (in classici quali Quella sporca dozzina e Rosemary’s baby – Nastro rosso a New York), e il suo collega – amico fuori e dentro le scene – Peter Falk, indimenticabile tenente Colombo della nota serie tv, nonché attore dalle grandi apparizioni (Angeli con la pistola, Invito a cena con delitto); la bellezza di Britt Ekland, il contributo italiano di Gabriele Ferzetti, Salvo Randone e Luigi Pistilli. Senza contare l’apparizione di Florinda Bolkan e una partecipazione di Gena Rowlkands, immortale compagna di vita dello stesso Cassavetes.

Tratto dal romanzo di Ovid Demaris intitolato Candyleg, Gli intoccabili racconta la storia dell’ex galeotto Hank McCain (Cassavetes), appena uscito di prigione e subito contattato dal poco raccomandabile Charlie Adamo (Falk), un affiliato della malavita, che gli propone un colpo da effettuare al Casino Royal di Las Vegas. Ma, una volta scoperto che le casse del luogo appartengono ai boss di Cosa Nostra, Adamo non riesce ad impedire ad Hank di attuare il colpo, e tale gesto non rimarrà impunito secondo i pericolosi capi mafia.

Fa uno strano effetto vedere Montaldo alle prese con un lungometraggio di questo tipo, unicamente segnato dal desiderio di intrattenere, sebbene il discorso malavita non sia contestualizzato in modo superficiale (anzi, siamo nel 1969 e l’argomento raramente veniva affrontato allora così a viso aperto), ma proprio per questo Gli intoccabili riesce a cavalcare gli oltre cinquant’anni che si porta sulle spalle, grazie ad un’innata professionalità che lo mette a pari merito di un qualsiasi lungometraggio sfornato negli States all’epoca.

Ritmo serrato e struttura che tiene sulle spine, su script di Mino Roli (già al servizio del regista per il citato Ad ogni costo e, in seguito, di nuovo con lui per Sacco e Vanzetti) il film è un concentrato di maestranze che hanno fatto grande la nostra Settima arte, anche quando si tratta di creare confronti con modelli esteri di notevole richiamo nel globo: fotografia di Enrico Menczer, montaggio di Franco Fraticelli e, in più, musiche del mitico Ennio Morricone (che, per assurdo, si sarebbe poi occupato anche della colonna sonora del sopra menzionato film di De Palma).

Le ottime interpretazioni di Cassavetes e Falk fanno il resto, supportati dalle bellissime Ekland, Bolkan e Rowlands e, soprattutto, dai nostri Randone e Ferzetti, tra i migliori del lotto.

Edito in dvd da Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) in collaborazione con Minerva Pictures, Raro Video e 01 Distribution, Gli intoccabili è accompagnato nella sezione extra da un’intervista di quindici minuti al regista e, all’interno della custodia, da un booktlet di antologia critica a cura di Bruno Di Marino.

 

 

Mirko Lomuscio