In dvd La città che aveva paura e Retribution – L’ultimo incubo

Quadrifoglio amplia ulteriormente il proprio catalogo riguardante il dimenticato cinema di genere del passato riscoprendo su supporto dvd La città che aveva paura e Retribution – L’ultimo incubo.

Il primo corredato di trailer originale e il secondo di trailer italiano nella sezione del disco riservata ai contenuti speciali, entrambi i titoli sono in versione rimasterizzata in HD.

 

La città che aveva paura (1976)

La cittadina di Texarcana è terrorizzata nel 1946 da una serie di aggressioni e uccisioni attuate a quanto pare da un misterioso individuo dal volto nascosto sotto un cappuccio bianco, al quale la polizia comincia a dare la caccia.

Un look, quello dell’omicida, che ha poi sicuramente ispirato nel 1981 il primo Jason Voorhees in azione ne L’assassino ti siede accanto, sequel di Venerdì 13, qui invece al servizio di uno slasher ante-litteram che prende le mosse da fatti realmente accaduti nella seconda metà degli anni Quaranta. Uno slasher ante-litteram che, conosciuto anche con il titolo Il terrore arriva al tramonto e oggetto nel 2014 di un rifacimento per mano di Alfonso Gomez-Rejon, viene accompagnato da un’onnipresente voce narrante nella sua oltre ora e venti di visione a firma di Charles B. Pierce, sceneggiatore di Coraggio… fatti ammazzare e regista, tra l’altro, di The legend of Boggy Creek e il sequel Yeti – La leggenda continua.

Nomi importanti del cast sono senza dubbio Ben Johnson e Andrew Prine, mentre, se da un lato non manca un certo retrogusto ironico nel momento in cui i poliziotti vengono travestiti da donne per far sì che l’assassino gli si avvicini, dall’altro i due aspetti maggiormente interessanti dell’operazione vanno di sicuro riconosciuti nel bizzarro delitto eseguito con una tromba come fosse una baionetta e nell’attacco ai danni di una coppia in casa.

Il dvd è corredato di doppia copertina e, all’interno della custodia, di un poster del film e di una cartolina da collezione.

 

Retribution – L’ultimo incubo (1987)

Interpretato da Dennis Lipscomb, durante la notte di Halloween il pittore fallito George Miller si getta dal tetto di un palazzo, ma, anziché morire, comincia ad avere strani incubi e si dedica alla violenta eliminazione di non troppo raccomandabili individui, oltretutto manifestando una sorta di malefico potere.

Perché, man mano che apprendiamo che, in realtà, l’uomo si è tolto la vita nello stesso momento in cui Vito Minelli, nato come lui il 1° Aprile, veniva ucciso da alcuni malviventi per non aver saldato i propri debiti, è una variante metempsicotica della tematica della resurrezione quella che prende progressivamente forma; con le due anime che si ritrovano a convivere nello stesso corpo portando avanti, appunto, il vendicativo sterminio dei responsabili del citato omicidio. Sterminio che, tra un auto-squartamento di addome con tanto di fuoriuscita di interiora e una mano mozzata tramite l’utilizzo di fiamma ossidrica, annovera di sicuro uno dei suoi migliori momenti nella sequenza ambientata all’interno di un mattatoio, dove troviamo il Mario Roccuzzo che il qui regista Guy Magar avrebbe poi riutilizzato anche in In casa con il nemico, terzo capitolo della serie thriller Stepfather. Il resto, tra occhi verde fluorescente, evidente influenza proveniente dalle atmosfere oniriche dei vari Nightmare e abbondanza di cromatismi, lo fa il look tipicamente eighties di un horror decisamente originale che, impreziosito dai buoni effetti speciali a cura di Kevin Yagher, merita di essere recuperato.

Soprattutto perché all’epoca circolato in videocassetta poco e male dalle nostre parti.

 

Francesco Lomuscio