In dvd la nuova versione restaurata di Tre passi nel delirio

CG Entertainment (www.cgentertainment.it) rende disponibile su supporto dvd una nuova versione restaurata di Tre passi nel delirio.

Co-produzione datata 1968 tra Francia e Italia, un lungometraggio costituito da tre episodi derivati da altrettanti racconti del geniale scrittore di Boston Edgar Allan Poe.

Tre episodi diretti da tre diversi maestri della Settima arte, a cominciare da Roger Vadim, che firma Metzengerstein con protagonisti Jane e Peter Fonda. Scandito da un’onnipresente voce narrante, un primo segmento che richiama non poco alla memoria gli stilemi delle produzioni britanniche Hammer nell’inscenare le tragiche conseguenze di un rifiuto subito da una lussuriosa castellana.

È invece Louis Malle ad affrontare la tematica del doppio affidandosi al carisma di un Alain Delon affiancato da Brigitte Bardot nell’inquietante William Wilson, incentrato su un sadico ufficiale austriaco costantemente alle prese con il proprio alter ego che intende condizionarne le azioni.

Ma la palma del momento maggiormente riuscito del trittico spetta senza alcun dubbio a Toby Dammit, tramite il quale il genio visionario di Federico Fellini si confronta per la prima e unica volta con il genere horror.

Un tassello che consente all’autore de La dolce vita e Le notti di Cabiria di sfoderare tutte le proprie doti di fabbricante di sogni in pellicola nel calare un ottimo Terence Stamp nei panni di un attore inglese approdato a Roma per interpretare un western; senza immaginare, però, di dover fare i conti con il suo incubo ricorrente.

Una esteticamente accattivante (come sbagliarsi quando dietro la macchina da presa c’è il grande Federico?) e allucinata satira sul mondo del cinema che, oltretutto, trova anche il tempo di omaggiare l’Operazione paura realizzato due anni prima da Mario Bava, da cui riprende in particolar modo l’immagine della bambina caratterizzata da pallone in mano.

E nella sezione extra del disco di Tre passi nel delirio vi attende Fellini in città di Maurizio Ponzi, ovvero tredici minuti dell’epoca che vedono intervistati sul cineasta riminese diversi suoi illustri colleghi, da Marco Bellocchio a Pier Paolo Pasolini, passando per Bernardo Bertolucci, Marco Ferreri, Jean-Luc Godard e Orson Welles.

 

   

Francesco Lomuscio