Dal lontano 1975 spunta in dvd una pellicola incentrata su amori adolescenziali e adulti: La prima volta, sull’erba – Danza d’amore sotto gli olmi.
Per la regia di Gianluigi Calderone, nome legatosi poi soprattutto al campo televisivo con serial quali Il giovane Mussolini e I ragazzi del muretto, un film ambientato ai primi del novecento, quando il sentimento era esternato soprattutto tramite parole profonde e sguardi altrettanto incisivi.
Alla sua seconda prova dietro la macchina da presa, dopo l’esordio AAA bella presenza cercasi, del 1969, Calderone affronta innocenza e turbamento, scrivendo per immagini l’incontro sentimentale tra due adolescenti interpretati dal Mark Lester di Oliver! e Il principe e il povero e da una Monica Guerritore alle primissime armi, qui alla terza interpretazione cinematografica. Entrambi minorenni all’epoca delle riprese, quindi in parte per la tipologia di storia portata sullo schermo, scritta dal regista stesso insieme al compianto Vincenzo Cerami (Casotto, Porte aperte, La vita è bella).
Come già accennato, siamo ai primi del Novecento. In una pensione sita nel Tirolo vanno ad alloggiare il neurologo Hans (Claudio Cassinelli) e il figlio Franz (Lester), più la pittrice Margherita (Anne Heywood) con la figlia Lotte (Guerritore). Due coppie che legheranno presto, dimostrando grande affetto e intesa sin dai primi giorni.
E, mentre tra i due genitori sta scatta qualcosa che va oltre la sola amicizia, tra i due giovani sfocia un profondo sentimento che si trasforma all’istante in amore. Ma tutto ciò rischia di essere minato da determinati fattori esterni che cercano di allontanare Hans e Lotte, senza però far dimenticare il profondo rapporto che li ha accompagnati in questi lunghi giorni.
Con quel tatto tipico del cinema italiano anni Settanta, pronto ad affondare lo sguardo soprattutto quando c’è da analizzare un determinato erotismo, La prima volta, sull’erba – Danza d’amore sotto gli olmi ci avvolge in un’atmosfera idilliaca ammaliando tramite un punto di vista a tratti innocente e, a tratti, scabroso, mettendo lo spettatore nell’ottica dei due giovani protagonisti Lester e Guerritore; i quali, sebbene minorenni, si lasciano andare anche in intense scene di nudo per il bene del racconto. Sullo sfondo, il supporto dei maturi Heywood e Cassinelli crea un contraltare amoroso con annessi turbamenti sessuali del caso.
A questo poker di interpretazioni dal grande esito emotivo Calderone deve in primis la riuscita del film, supportato anche da un efficace lato tecnico (la fotografia di Marcello Gatti, le scenografie di Franco Velchi e i costumi di Mariolina Bono) e da una avvolgente colonna sonora a cura di Fiorenzo Carpi.
Riscoperto da Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) , La prima volta, sull’erba – Danza d’amore sotto gli olmi è accompagnato nella sezione extra da quaranta minuti di intervista al produttore Enzo Doria.
Mirko Lomuscio
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