In dvd la versione cinematografica italiana e quella internazionale di Supergirl – La ragazza d’acciaio

Il produttore Ilya Salkind, che a partire dal 1978 aveva dato vita alla saga cinematografica di Superman, decise nel 1984 di mettere in piedi uno spin-off delle avventure dell’uomo d’acciaio (all’epoca giunte al terzo capitolo) portando sul grande schermo l’altra creatura DC Comics dai superpoteri caduta sul pianeta Terra, nonché cugina di Clark Kent: Supergirl, il cui nome è Kara Zoer-El, nata nel 1958 per mano di Otto Binder e Al Plastino.

Chiamando alla regia Jeannot Szwarc, autore di Bug – L’insetto di fuoco e Lo squalo 2, concretizzò quindi Supergirl – La ragazza d’acciaio, un’avanguardista versione rosa del cinecomic, divenuta un vero e proprio titolo di culto con il passare degli anni.

Tutto comincia nella città spaziale di Argo, frammento del pianeta Krypton, dove abita la giovane Kara (Helen Slater) insieme ai genitori Alura (Mia Farrow) e Zor-El (Simon Ward) e dove si trova anche l’illuminato Zaltar (Peter O’Toole), in possesso di un oggetto di vitale importanza quale è l’Omegahedron. Oggetto che, disperso a causa di una distrazione da parte di Kara, rischia di far finire ad Argo i propri giorni, tanto che la ragazza si trova costretta a cercare di recuperarlo attraversando lo spazio a bordo di una navicella. E finisce sulla Terra, sfruttando come il cugino i superpoteri che ha disposizione per mettersi al servizio della giustizia e del bene, in particolar modo contro la malvagia esoterista Selena (Faye Dunaway), entrata casualmente in possesso dell’Omegahedron.

Portando la forza del cinema fantasioso e spettacolare dell’epoca al servizio di uno sguardo prettamente femminile, Supergirl – La ragazza d’acciaio può ritenersi a tutti gli effetti un prodotto che ha ben guardato avanti con gli anni, prevedendo l’appeal attuale di trasformare un genere maschile (o maschilista anche) in assoluto girl power. Elemento di non poco conto per l’opera di Szwarc, il quale, forte di immancabili effetti visivi, costruisce con mano sicura il suo lungometraggio affiancandolo degnamente alla serie d’origine, qui più volte omaggiata (si nota un poster di Christopher Reeve con tuta blu e, inoltre, è presente Marc McLure nei panni del fotografo Jimmy Olsen).

Oltre a tutto ciò, quello che maggiormente rende Supergirl – La ragazza d’acciaio un prodotto da non bistrattare (non poche furono le critiche negative all’epoca della sua uscita nelle sale) è la presenza della sconosciuta Slater, la quale, sebbene semi-esordiente, diede una buona prova da protagonista; tanto che nel corso degli anni è riuscita a legare il suo nome a questo personaggio e all’universo circostante per il bene dei vari fan, partecipando anche al serial tv del 2015 dedicato alla figura di Supergirl (è la madre adottiva terrestre della protagonista). Non dimentichiamo poi il ricco cast, che, oltre alla Dunaway, O’Toole e la Farrow, include Brenda Vaccaro, Peter Cook e Hart Bochner, poi ricordato anche per la sua partecipazione in Die hard – Trappola di cristallo.

Con il trailer quale contenuto extra, Supergirl – La ragazza d’acciaio viene distribuito su supporto dvd da Quadrifoglio in un’edizione che consente di visionare la pellicola sia nella versione italiana (centotré minuti di durata) che in quella internazionale (centodiciannove minuti).

 

 

Mirko Lomuscio