Da diverso tempo assente nel mercato dell’home video italiano, torna disponibile su supporto dvd Il giustiziere della notte 2, sequel datato 1982 del classico che, tratto nel 1974 da un romanzo di Brian Garfield, ha finito per trasformare il mitico Charles Bronson in uno degli ammazza-cattivi più famosi della Settima arte.
È infatti Quadrifoglio a recuperare nella sua versione integrale questa seconda avventura del baffuto architetto Paul Kersey interpretato dall’attore americano.
L’architetto che, appunto, nel primo film avevamo visto cominciare ad impugnare la pistola dopo che una combriccola di balordi aveva ucciso la moglie e a stuprato la giovane figlia; la quale, ancora traumatizzata, torna in questo caso al suo fianco. Anche se soltanto per pochissimi minuti, in quanto, sebbene l’uomo si sia trasferito a Los Angeles proprio per farla curare e provveda a portare avanti una relazione con una giornalista interpretata da Jill Ireland (consorte di Bronson nella vita reale), una banda di teppisti spacciatori s’introduce in sua assenza nella nuova abitazione e, violentata ed eliminata la domestica, rapisce la ragazza per seviziarla e indurla al suicidio.
L’evento scatenante che porta il protagonista a tornare al grilletto facile nel corso di un secondo capitolo che, complice di sicuro l’influenza proveniente dalla presidenza degli Stati Uniti affidata all’epoca a Ronald Reagan, esalta la giustizia fai da te quale valido rimedio alla violenza; a differenza del primo, il cui messaggio ambiguo sembrava suggerirne una certa inutilità.
Del resto, con il suo liberatorio sterminio di delinquenti Il giustiziere della notte 2 può essere tranquillamente considerato uno degli apripista (se non l’apripista) del filone action anni Ottanta che ci ha regalato titoli del calibro di Invasion U.S.A. con Chuck Norris e lo schwarzeneggeriano Commando, complice in particolar modo l’allora innovativo utilizzo di battute ad effetto. A cominciare dalla mitica la sequenza in cui Kersey, prima di sparare ad uno dei malviventi, gli chiede ad una sua vittima se crede in Dio, per poi dirgli che lo andrà a trovare una volta ricevuta risposta affermativa.
Con un buon ritmo scandito unicamente da momenti come questo e quello dello scontro conclusivo tra le pareti di un ospedale psichiatrico, il regista Michael Winner – che torna dietro la macchina da presa dopo essersi occupato del capostipite e che firmerà tre anni più tardi anche l’esageratissimo Il giustiziere della notte 3 – mette dunque in piedi uno dei migliori (se non il migliore) tasselli della pentalogia sul vendicativo Kersey.
Un tassello che, comprendente nel cast anche Vincent Gardenia di nuovo nel ruolo del detective Frank Ochoa, Anthony Franciosa in un piccolo ruolo e, nei panni di uno degli stupratori, un giovane Laurence Fishburne, accompagnato da una colonna sonora per mano di Jimmy Page ricorre efficacemente a crudezza e squallore, tra un’escursione all’interno di un hotel abbandonato invaso da ratti e il sopra menzionato stupro della domestica, ai limiti dell’hard.
Stupro mostrato nella sua totalità in questa edizione su disco digitale de Il giustiziere della notte 2, la cui sezione extra ospita la versione cinematografica censurata del lungometraggio e il suo trailer originale.
Francesco Lomuscio
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