In dvd l’emancipazione femminile di Volevo i pantaloni, diretto da Maurizio Ponzi

Se alla fine degli anni Ottanta vi è stato un manifesto degno di essere ricordato come portavoce della nuova emancipazione femminile è, senza dubbio, il libro Volevo i pantaloni, opera parzialmente autobiografica scritta dall’allora diciannovenne Lara Cardella, in cui raccontò le sue dure esperienze di donna nella rurale Sicilia dell’epoca, tra il maschilismo sfrenato e la conseguente poca attenzione nei riguardi del pensiero femminile.

Un’analisi attenta che pone una lente d’ingrandimento su un problema di non poco conto, vissuto tra le donne del sud Italia fino a qualche decennio fa, e che nel 1990 la premiata ditta Mario e Vittorio Cecchi Gori decise di trasporre in film, affidandone la regia a Maurizio Ponzi, famoso per aver diretto alcune commedie con Francesco Nuti (Madonna che silenzio c’è stasera, Io, Chiara e lo scuro) ed Enrico Montesano (Il tenente dei carabinieri, Noi uomini duri, Il volpone).

Volevo i pantaloni versione cinematografica si basa quindi su determinati racconti esistenziali della Cardella, dall’infanzia fino all’età post adolescenziale, calando nei panni della protagonista Annetta la bella Giulia Fossà, vista in passato in titoli come Gli invisibili di Pasquale Squitieri e Non più di uno con Renato Pozzetto.

Per questa ragazza gli anni del liceo sono difficili, in mezzo a compagne di scuola sempre più disinibite e desiderose di affrontare la pubertà con la massima libertà e alle prese con i propri genitori (Lucia Bosè e Luciano Catenacci), i quali sono di mentalità rigida e all’antica, impedendole di vivere l’esistenza come vorrebbe.

L’incontro con la compagna di scuola Angelina (Natasha Hovey), una ragazza del nord, fa sì che Annetta possa avere le proprie esperienze di vita, venendo invitata ad una festa e facendo la conoscenza del giovane Nicola (Tony Palazzo), insieme al quale vive una tormentata storia d’amore, tra sotterfugi e la paura che il proprio violento padre possa scoprirla.

Per la giovane inizia dunque un lungo percorso di crescita che la porta dinanzi a tragiche conseguenze e determinate scelte atte a farla divenire una donna  emancipata e più forte di prima.

Cavalcando la leggerezza dei teen movie dell’epoca, Volevo i pantaloni affronta l’universo delle donne nella Sicilia anni Ottanta miscelando un genere che possa amalgamare sia l’interesse di un pubblico adolescenziale che di quello maggiormente orientato verso discorsi sociali.

L’intenso dramma vissuto dalla Annetta di questo film (e dall’autrice dal libro da cui è tratto) offre l’occasione di esaminare le assurdità di una mentalità retrograda e misogina di una volta, la cui mancanza di ragionevolezza portò sia a vere e proprie situazioni drammatiche che alla voglia rivoluzionaria di alcune donne, stanche di quanto vissuto.

Volevo i pantaloni è quindi un’opera degna di essere ancora oggi ricordata, soprattutto per l’argomento che, apparentemente datato, è in realtà sempre attuale attuale, non solo in Italia.

Oltre alla brava Fossà, poi persa di vista e mai tornata sui grandi schermi, il film di Ponzi vanta la presenza di volti forti come i compianti Bosè e Catenacci (quest’ultimo ricordato anche in alcuni film di Bud Spencer e Terence Hill), più la bellissima Hovey (Acqua e sapone, Demoni e Compagni di scuola), Pino Colizzi (noto doppiatore, voce di Michael Douglas e del Superman di Christopher Reeve) e Angela Molina.

Edito in dvd da Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it), con sezione extra rappresentata da sette minuti di intervista al dottor Roberto Cafiso, psicoterapeuta e direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa.

 

Mirko Lomuscio