In dvd lo splatter con Kristin Davis e la Terminator indonesiana

Esclusive per Piano 9, sono disponibili a tiratura limitata (duecentocinquanta copie numerate) su supporto dvd due autentiche chicche recuperate dal sottobosco underground dell’horror anni Ottanta.

Acquistabili anche in offerta speciale al link https://www.spaghettihorror.it/prodotto/special-horror-pack-2023/, con una card in omaggio inclusa nella confezione La casetta degli orrori e La maledizione di Erika sono infatti due gustosissimi titoli che, circolati a suo tempo in Italia soltanto in videocassetta, tornano ora a deliziare i cinefili maggiormente attenti ai poco conosciuti inediti spesso destinati a diventare cult.

 

La casetta degli orrori (1987)

In cerca di divertimento presso l’edificio che ospitava anni prima un vecchio manicomio abbandonato dove, tra l’altro, sta suonando una punk band femminile, un gruppo di ragazzi viene preso di mira da un individuo rimasto sfigurato in un incidente automobilistico e responsabile dell’uccisione dei medici legali che proprio nel posto si stavano occupando del suo corpo apparentemente privo di vita.

Non risulta infatti chiaro se l’omicida in questione sia da considerare un morto vivente o no; ma, evidentemente, al regista Richard Friedman – in seguito autore, tra l’altro, di Diario di un fantasma e Dark wolf – poco importa, in quanto la sua presenza occorre unicamente a concretizzare la neppure ora e venti di visione di sanguinoso massacro giovanilistico tipico degli slasher movie partoriti dal magico decennio cinematografico reaganiano. Un massacro che, comprendente nel cast perfino una debuttante Kristin Davis poi divenuta famosa grazie alla serie televisiva Sex & the city, viene curiosamente inscenato parallelamente alle immagini in bianco e nero di alcuni film interpretati dal britannico Tod Slaughter; tra voluto trash trasudante sia dai dialoghi (si parla addirittura di labirinto della coscienza interiore!) che dal mostruoso look dell’assassino e sanguinose uccisioni a suon di trapani conficcati in fronte, frullini in pieno volto e dita dei piedi tagliate in maniera impressionante… fino alla rivelazione conclusiva.

Visionabile sia in versione widescreen che in full screen, con sezione extra rappresentata da trailer originale, galleria fotografica e cinque minuti di speciale Non è la Troma, incentrato sul trash made in USA in fotogrammi appartenente, appunto, al periodo in cui La casetta degli orrori venne realizzato.

 

La maledizione di Erika (1988)

Dopo essere stata umiliata e sconfitta da uno dei suoi pretendenti, la regina dei mari del sud promette vendetta e mantiene la parola cento anni più tardi, quando il proprio spirito malvagio prende possesso del corpo di un’antropologa per dedicarsi alla caccia della discendente diretta dell’uomo che la ingannò.

Produzione indonesiana diretta da H. Tjut Djalil, conosciuto nel pubblico degli appassionati di celluloide dell’orrore soprattutto per il precedente Mystics in Bali, è circolata anche con il titolo Lady Terminator. Non a caso, pur essendo in essa totalmente assenti sia elementi da cyborg movie che fantascientifici viaggi nel tempo, la pellicola ripropone chiaramente situazioni ed evoluzione narrativa analoghe a quelle che caratterizzarono nel 1984, appunto, il Terminator firmato da James Cameron e che consacrò Arnold Schwarzenegger quale icona della Settima arte action. Quindi, con un senso della spettacolarità guardante al cupo classico hollywoodiano filtrato attraverso gli stilemi e una certa rozzezza tipici di determinata cinematografia dagli occhi a mandorla, il buon ritmo sostenuto dall’operazione si concretizza attraverso l’abbondanza di sequenze d’azione infarcite di inseguimenti, sparatorie, esplosioni e ampio spargimento di cadaveri e liquido rosso. Con l’aggiunta, però, di un bizzarro elemento che contribuisce a fare la differenza rispetto al prototipo concepito dal futuro artefice di Avatar: la stermina-innocenti in questione è anche provvista di una vagina che le consente di uccidere le proprie vittime durante i rapporti sessuali (!!!).

Il folle divertimento, dunque, non è davvero assente ne La maledizione di Erika, i cui contenuti speciali sono una galleria fotografica, tre trailer esteri, cinque minuti di scene alternative e quattro di featurette riguardanti i mockbuster del già citato Terminator.

 

Francesco Lomuscio