In dvd rivive il mito di Robin & Marian con Sean Connery e Audrey Hepburn

Nel corso dei decenni, di pellicole cinematografiche dedicate alla figura di Robin Hood ne abbiamo viste non poche, sia nella gloriosa Hollywood degli anni Trenta (Le avventure di Robin Hood con Erroll Flynn, per la regia di Michael Curtiz) che nel magico mondo animato targato Disney (Robin Hood del 1973), senza dimenticare qualche escursione parodistica (Robin Hood – Uomo in calzamaglia di Mel Brooks) e più di una variante moderna con attori del calibro di Kevin Costner (Robin Hood – Principe dei ladri del 1991) o Russell Crowe (Robin Hood del 2010, per la regia di Ridley Scott) nei panni del noto arciere di Sherwood.

Opera mirata a mostrare il lato crepuscolare della leggenda di questo eroe che ruba ai ricchi per dare ai poveri, nel 1976 arrivò sul grande schermo Robin & Marian, ambientato anni dopo i fasti delle sue gesta benevole per fornire un punto di vista più realistico, abbandonando tutto il lato avventuroso della vicenda.

Ad interpretare nel film un Robin di Loxley avanti con gli anni è uno Sean Connery reduce (all’apparenza) da una lunga esperienza bondiana (ma nel 1983 sarebbe stato nuovamente 007 in Mai dire mai), qui protagonista di una storia pregna di malinconia; accanto a lui, nelle vesti dell’amata Lady Marian, vi è invece la compianta Audrey Hepburn, con la quale forma la coppia giusta per poter descrivere un amore senza tempo e senza ostacoli, nonostante la burrascosa epoca medievale d’ambientazione.

Ormai cavaliere alla corte di Re Riccardo Cuor di Leone (Richard Harris), Robin (Connery) sfugge ad una condanna a morte e corre verso Sherwood per salvare la sua Marian (Hepburn), divenuta una donna di chiesa. Lo sceriffo di Nottingham (Robert Shaw) vuole catturare nuovamente il temibile arciere, in una caccia all’uomo che fa riaffiorare vecchi rancori e anche ricordi profondi, soprattutto tra Robin e Marian, i quali vivranno una seconda occasione per potersi innamorare nuovamente.

Sotto la regia del britannico Richard Lester, cui dobbiamo titoli beatlesiani come A hard day’s night e Help!, oltre al secondo e terzo Superman, l’arciere di Sherwood per eccellenza torna un’operazione che ha molto in comune con un altro dittico creato dallo stesso cineasta, ovvero quello anni Settanta dedicato ai tre moschettieri.

Giocando con ricordi e leggende e mescolando la storia vera ai racconti tramandati, Robin & Marian si fa portavoce di un cinema cavalleresco e immerge il mito di Hood in un’epoca che volgeva al tramonto, che sembrava non lasciare molto spazio agli eroi.

Al contempo, però, il lungometraggio è un inno al coraggio e alla vittoria atto a dimostrare come sia importante non fermarsi mai di fronte alle ingiustizie quando c’è da combattere contro un’autorità corrotta; ed è tramite la fisicità matura di Connery e la bellezza mai sfiorita della Hepburn che Robin & Marian testimonia la maniera in cui la perseveranza sia sempre necessaria.

Non è di poco conto, poi, l’apporto di comprimari notevoli quali uno Shaw in versione villain (che ritrova Connery dopo averlo affrontato in Agente 007 – Dalla Russia con amore), Harris, Ian Holm e Denholm Elliot: tutti volti che col concetto di cinema storico hanno molto da spartire.

Edito in dvd da Sony pictures Home Entertainment, in collaborazione con CG Entertainment (www.cgentertainment.it).

 

 

Mirko Lomuscio