In dvd Tagliare le parti in grigio e …e tutto il buio che c’è intorno

Tagliare le parti in grigio e … e tutto il buio che c’è intorno sono due titoli indipendenti che vanno ad arricchire ulteriormente il sempre più ricco catalogo dvd di Home Movies.

Il primo, distribuito in collaborazione con Caffè da brivido, fa parte della collana Italian Grindhouse, mentre il secondo è il quarto lungometraggio appartenente alla filmografia di Pupi Oggiano.

 

Tagliare le parti in grigio (2007)

Finiti in coma a causa di un grave incidente stradale, Nadia, Paola e Massimo, ovvero Micol Martinez, Isabella Tabarini e Fabrizio Rizzolo vengono miracolosamente riconsegnati alla vita e creano un legame sempre più stretto, esclusivo e morboso; mantenendo un ricordo praticamente nullo di quel viaggio effettuato quando non erano coscienti. Ed è questo loro rapporto progressivamente instaurato a trovarsi al centro della oltre ora e mezza di visione che il milanese Vittorio Rifranti mette in piedi attraverso un’astratta messa in scena; concretizzando un film sofisticato e cerebrale i cui protagonisti, frequentandosi, provano letteralmente sulla propria carne il dolore fisico e il sesso come strumenti di conoscenza del confine della morte, del piacere e della vita.

Mentre il tutto avanza lentamente e al cast si aggiunge anche Giorgia Wurth, tra lame, vetri e ganci che affondano nei corpi si sfocia perfino nella body-art estrema. Con la risultante di un’operazione vietata ai minori di diciotto anni che, infarcita anche di sovraesposizioni fotografiche, arriva a sfiorare l’horror guardando chiaramente a determinate atmosfere malate del cinema di David Cronenberg.

Operazione aggiudicatasi il Pardo per la migliore opera prima al Festival di Locarno e ora disponibile con il trailer e diciassette minuti di intervista al regista nella sezione extra del disco.

 

…e tutto il buio che c’è intorno (2022)

Insieme al fratello e all’anziano padre, che non esce mai dalla sua stanza, tre sorelle vivono recluse all’interno di una grande casa mentre qualcosa o qualcuno, al di fuori dell’abitazione, sta minacciando sia loro che, forse, l’intero pianeta. Ricorrendo ad una struttura narrativa divisa in capitoli e sfruttando una fotografia dai toni decisamente caldi, è su questo esile soggetto che, dopo La paura trema contro, Ancora pochi passi e Nel ventre dell’enigma, Oggiano – che firma anche la sceneggiatura insieme a Gabriele Farina e al veterano Antonio Tentori – si cimenta con tematiche fantastiche, sempre comunque intrise di horror.

Del resto, se da un lato la tipologia di vicenda raccontata richiama in un certo senso il periodo dell’isolamento forzato dovuto all’emergenza da Covid-19, dall’altro non mancano influenze provenienti dai testi di Howard Phillips Lovecraft e fantasiosi omicidi. Tra vittime bruciate vive, terra infilata a forza nella bocca di una di esse e addirittura un ventaglio usato come letale arma.

Come di consueto, inoltre, la musica (tra l’altro molto presente) manifesta un evidente taglio gobliniano rivelando, allo stesso tempo, influenze provenienti dalle composizioni di Stelvio Cipriani e da altre colonne sonore di titoli appartenenti all’italian thrilling anni Settanta.

Con Photogallery, trailer, dieci minuti di backstage e il cortometraggio Prima che sia buio a fare da contenuti speciali.

 

Francesco Lomuscio